Pamela Pelle aveva solo 39 anni quando, lo scorso 9 ottobre, è deceduta alcuni giorni dopo aver partorito sua figlia. La donna era moglie del titolare del noto ristorante Rinaldi al Quirinale, che nella serata di ieri si è recato dalle autorità per sporgere denuncia. Poi però, si è chiuso nel silenzio, Vincenzo da giorni comunica tramite post dolcissimi e strazianti su Facebook, in cui appare in compagnia della moglie e dei suoi 3 figli. L’uomo però, vuole capire i motivi per cui sua moglie è deceduta, lo deve ai 3 figli che la donna ha prematuramente lasciato.
Le parole di Vincenzo Rinaldi, nella denuncia da lui stesso presentata
Nella denuncia depositata da Vincenzo Rinaldi possono essere ricostruiti gli ultimi tragici giorni di vita di Pamela. “Mia moglie Pamela Pelle era incinta al nono mese, aspettando che nascesse nostra figlia. Circa due settimane prima del parto, più precisamente il 22.09.2023, 28.09.2023 e 30.09.2023, ci siamo recati con lei per tre volte al pronto soccorso ostetrico dell’Ospedale Gemelli perché mia moglie lamentava malessere consistente, un dolore con prurito e sfogo al petto, nausea e stato di affanno. Il giorno 30.09.2023, la terza volta che andavamo al pronto soccorso del Gemelli, le hanno fatto la visita ed il monitoraggio confermando il parto aperto e ci invitavano a recarci a casa in quanto il ricovero era previsto per il giorno dopo”.
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Il decesso di Pamela e il sequestro della salma
“Subito dopo il parto ha iniziato ad avere grosse perdite di sangue. Dopo averlo fatto presente al personale medico più volte, gli stessi ci dicevano che era normale e ci limitavamo a cambiare il pannolino. Queste perdite di sangue mi hanno preoccupato perché mia moglie gocciolava sangue e faceva chiazze per terra, ma ci hanno detto che dipendeva dal catetere”.
Infine, il 7 ottobre, 2 giorni dopo essere stata dimessa, la donna, che continuava ad avere copiose perdite di sangue e i medesimi dolori precedenti al parto, è stata nuovamente trasportata d’urgenza in ospedale. Conclude poi Vincenzo Rinaldi: “Dopo circa 20 minuti di attesa fuori dal reparto, usciva un medico, il quale mi comunicava che purtroppo non c’è stato nulla da fare”.
Vincenzo, nonostante il dolore immenso, con la denuncia eseguita, è riuscito a ottenere il sequestro della salma e di tutte le cartelle cliniche della donna. Nei prossimi giorni, dopo l’esame autoptico, verranno svelate le cause del decesso della 39enne, che ha lasciato 3 figli piccoli e il marito.