Fausto Baldoni, 60 anni, è stato trovato morto all’interno della sua abitazione di Fabriano, in provincia di Ancona: a commettere l’omicidio sarebbe stata la moglie, che lo ha colpito ripetutamente con una lampada in testa. L’avvocato: “Si tratta di legittima difesa”. Nove anni fa la sorella gemella aveva ucciso barbaramente sua madre
La 51enne Alessandra Galea è stata fermata dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso volontariamente suo marito Fausto Baldoni, 60 anni: la donna avrebbe colpito ripetutamente suo marito con una lampada in testa all’interno della loro abitazione di Fabriano, in provincia di Ancona.
Baldoni è stato trovato morto, dopo che i suoi parenti avevano allertato le forze dell’ordine: presentava diverse ferite al volto e alla testa.
Secondo una prima ricostruzione, l’omicidio si sarebbe consumato al culmine di una lite domestica: l’indagata, dopo aver ucciso suo marito, si è data alla fuga.
I carabinieri l’hanno rintracciata per le vie di Fabriano: fermata e interrogata, la donna si trovare nel carcere femminile Villa Fastiggi di Pesaro.
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Il legale dell’assassina: “Si è soltanto difesa, non c’era intenzione di uccidere”
Intanto, sul corpo della vittima è stata già disposta l’autopsia, mentre a casa si trova sotto sequestro. L’avvocato Franco Libori, legale della 51enne arrestata per aver ucciso suo marito a colpi di lampada in via Romulado Castelli a Fabriano, ha spiegato che si tratterebbe si legittima difesa.
“Non c’era nessuna intenzione di ucciderlo. Si è solo difesa“, ha detto il legale di Alessandra Galea.
Anche la donna, ascoltata dai carabinieri, ha dato la sua versione dei fatti: ha provato a giustificarsi, ma non è stata ritenuta credibile.
Infatti, il pm Daniele Paci della procura di Ancona, ha chiesto il fermo della donna.
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Fabriano, la storia delle gemelle killer
Il 25 luglio del 2014, Consuelo Galea, sorella gemella di Alessandra, aveva ucciso in maniera brutale sua madre, Maria Bruna Brutti, all’epoca 76enne.
La killer aveva colpito l’anziana donna con il calcio di un fucile mitragliatore da soft air, fino a romperle il cranio.
Ora, le due gemelle assassine si trovano entrambe in carcere.