Il bambino nigeriano di 4 anni, ospite in una casa famiglia di Roma, è morto improvvisamente nella giornata di venerdì mentre stava giocando

E’ accaduto tutto così in fretta, ieri a Roma, quando un bambino di 4 anni improvvisamente si è accasciato a terra ed è morto. Il luogo dell’accaduto è una casa famiglia in cui il piccolo nigeriano era ospitato da diversi giorni con i genitori. Lui e la sua famiglia erano da poco sbarcati in Italia e portati a Roma per ricevere tutte le cure e l’assistenza necessarie.

Inutili sono state le chiamate al 112 da parte dei gestori della struttura e dalla madre stessa, in preda al panico. L’ambulanza è giunta poco dopo nella casa famiglia a Casal de’ Pazzi, in via Beltrami Scalia. Il personale medico ha provato a fare di tutto per tenere in vita il piccolo. Nonostante il bambino avesse già perso i sensi, un medico ha tentato con la rianimazione per quasi un’ora, ma era comunque troppo tardi.

In queste ore, però, è trapelata la notizia secondo cui la morte improvvisa del bimbo sia stata causata dalla scarlattina. Dalle indagini della polizia giunta sul posto, infatti, si viene a sapere che il piccolo era affetto dalla malattia che lo ha portato alla morte improvvisa.

Dopo i consueti interrogatori ai testimoni dell’accaduto e, dunque, al personale della casa famiglia, sarà il turno dell’autopsia del piccolo. Questo per chiarire più a fondo le cause del decesso provocato dalla scarlattina e dalla sua possibile trasmissibilità all’interno della struttura. Infatti questa malattia, l’unica causata non da un virus ma da un batterio, lo streptococco beta-emolitico di gruppo A (SBEGA), non è una malattia stagionale. Può colpire a ogni età ma è più frequente nei bambini. Se non sufficientemente curata, nel caso specifico dei bambini dai 5 ai 15 anni, può portare a problemi di cuore, fegato, reni e articolazioni e, alcune volte, anche alla morte.