Riccardo Baù non ce l’ha fatta: è morto il 30enne che nel Vicentino nella mattinata di ieri 1 giugno, era stato investito dall’esplosione di un ordigno bellico, mentre era intento a ristrutturare casa. I soccorsi sul posto avevano stabilizzato le condizioni del ragazzo, ma le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi. È morto in ospedale, poche ore dopo.

Il 30enne è morto nel Vicentino a causa di un crollo, causato dal taglio di un ordigno bellico

Il ragazzo stava attuando i lavori di ristrutturazione di un’abitazione a Stoccareddo di Gallo, nel Vicentino. Il 30enne aveva deciso di dare una mano all’impresa locale che si stava occupando dell’isolamento termico dello stabile. Secondo quanto emerso da racconto degli operai, l’uomo è stato investito da un crollo dovuto ad un’esplosione, dopo aver tagliato con la moletta, un tubo che fuoriusciva dal muro. Tuttavia, in seguito all’ispezione dei vigili del fuoco, è venuto fuori che il tubo tagliato dal 30enne, in realtà fosse un residuo bellico della Prima Guerra Mondiale. Il “siluro bangalore” veniva utilizzato per aprirsi dei varchi in campi minati o far saltare in aria fili spinati. Per via della sua forma, simile a un innocuo tubo, qualcuno inavvertitamente lo ha utilizzato come rinforzo per costruire la casa.

Nonostante il trasferimento d’urgenza in ospedale, il ragazzo non ce l’ha fatta

Riccardo Baù gravemente ferito dal crollo è stato inizialmente stabilizzato dai sanitari del 118 e trasportato in eliambulanza, in codice rosso all’ospedale più vicino. Il 30enne tuttavia, è morto poche ore dopo il suo arrivo nella struttura sanitaria. Le ferite causategli dal crollo si sono rivelate troppo gravi.

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