La Polizia di Cassino ha fermato il 26enne Sandro Di Carlo, il 26enne accusato dell’omicidio di Yirelis Pena Santana, al 34enne di origini dominicane uccisa da una dozzina di coltellate nel suo appartamento

Si chiama Sandro Di Carlo e ha 26 anni il ragazzo accusato dellomicidio di Yirelis Natividad Pena Santana, la 34enne di origini dominicane brutalmente assassinata all’interno di un appartamento di Via Pascoli, a Cassino.
La Polizia è riuscito a incastrarlo, attraverso una traccia lasciata sul luogo del delitto: un’impronta digitale intrisa di sangue. Inoltre, l’imputato avrebbe telefonato più volte alla vittima, una prostituta della quale era cliente. A rivelare i dettagli sono stati gli agenti della squadra mobile durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la Questura di Frosinone.

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Cassino, fermato Sandro Di Carlo, il 26enne presunto assassino di Yirelis Pena Santana

Chi è Sandro Di Carlo, il presunto omicida di Yirelis Pena Santana

Sandro Di Carlo è un ragazzo di 26 anni, figlio di un noto imprenditore edile della zona, per il quale lavorava, dopo aver conseguito il diploma di geometra a Cassino.
Gli inquirenti si erano messi sulle sue tracce già da qualche ora e stavano seguendo i suoi spostamenti passo passo. Era arrivato presso lo scalo ferroviario, a bordo di un autobus: così, quattro pattuglie lo hanno circondato e catturato.

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Yirelis Pena Santana, la 24enne brutalmente assassinata a Cassino

Prima il tentativo di strangolamento, poi le coltellate: la dinamica dell’omicidio a Cassino

Di Carlo ha lasciato dietro di sé diverse tracce, soprattutto nel bagno dove il presunto assassino si è lavato con cura il sangue che aveva addosso. Infatti, il 26enne ha cercato di ripulire la scena del delitto, ma ha tralasciato diversi reperti che sono stati acquisiti dagli inquirenti e inviati ai laboratori per le analisi del Dna. In particolare, quell’impronta digitale intrisa di sangue lasciata in camera da letto vicino al corpo di Yrelis Pena Santana.
Inoltre, la 34enne presentava un livido intorno al collo, che potrebbe essere ricondotto a un tentativo di strangolamento. Le coltellate accertate sono quattro, tra cui una alla gola, che è stata fatale per la 34enne.
Tuttavia, sarà l’autopsia, disposta dal magistrato, a chiarire la cause del decesso: il medico legale dovrà chiarire se Yirelis sia morta per dissanguamento, come lascia intuire la profonda ferita al collo, o per strangolamento.
Da verificare anche l’orario del delitto, che dovrebbe essersi consumato nella notte tra venerdì e sabato.
Inoltre, come confermato in conferenza dal questore Domenico Condello, a condannare il 26enne sarebbero state alcune telefonate tra lui e la prostituta.
Inoltre, il giovane potrebbe non aver agito da solo: gli investigatori sono a lavoro per individuare un presunto complice, che potrebbe aver collaborato con l’assassino.
Intanto, si cerca anche l’arma del delitto: un coltello a serramanico, probabilmente sotterrato nei campi.
Inutili invece le telecamere, come evidenziato dal capo della Squadra Mobile Flavio Genovesi. 

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“Potresti essere un maniaco omicida”: il video postato sui social da Di Carlo

Oltre alle prove raccolte dagli investigatori, c’è anche un video postato nel 2020 dall’imputato che ha incuriosito gli agenti.
Infatti, il presunto killer sui suoi profili social aveva condiviso una doppia citazione del film Colpa delle stelle, in cui i due protagonisti Augustus e Hazel si danno appuntamento.
L’uomo domanda: “Vediamo un film?“. Lei risponde: “Potresti essere un maniaco omicida“. Così, Augustus sentenzia: “C’è sempre questa possibilità“.
Intanto, gli agenti della Polizia di Cassino hanno arrestato Sandro Di Carlo con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

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