Cosimo Nardelli era da poco uscito dal carcere per l’omicidio di Alessandro Cimoli: questa notte è stato ucciso con cinque colpi di pistola nel cuore di Taranto. Il movente

Omicidio nella notte nel centro di Taranto: Cosimo Nardelli, un uomo di 61 anni, è stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco sotto la sua abitazione.
Il delitto è avvenuto in via Cugini, alle spalle del mercato Fadini, in una zona molto centrale della città pugliese. Subito dopo aver sentito gli spari, sono stati allertati i sanitari del 118, che si sono precipitati sul posto. Il 61enne è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale Santissima Annunziata. I medici hanno provato a salvargli la vita, ma le ferite riportate erano troppo gravi. Nardelli è morto poco dopo.
Sul posto anche le forze dell’ordine, chiamati a ricostruire dinamica e movente dell’agguato mortale.

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Taranto, ucciso a colpi di pistola: il possibile movente dell’omicidio

Gli agenti della polizia, guidati dal dirigente Cosimo Romano, hanno effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dell’omicidio.
Inoltre, diverse pattuglie hanno effettuato posti di blocco per cercare di fermare gli autori del delitto.
Potrebbe essere la vendetta il movente dell’omicido di Cosimo Nardelli, il 61enne ucciso con cinque colpi di pistola a Taranto nella notte.
Infatti, la vittima era tornato in libertà dopo aver scontato una pena di 17 anni. L’uomo era stato arrestato nell’agosto del 2005 per aver ucciso il 27enne Alessandro Cimoli, nelle campagne di Faggiano.
Il ragazzo, che aveva precedenti per reati contro il patrimonio, era stato ucciso sotto ordine di Nardelli come dichiarato da Matteo Basile, che nel frattempo è diventato collaboratore di giustizia.
Gli inquirenti stanno cercando di comprendere se la morte del 61enne sia collegata in qualche modo a quell’omicidio o se l’uomo fosse rientrato in giri illegali.

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Perché Nardelli aveva ucciso Cimoli?

Matteo Basile dichiarò di aver partecipato alla spedizione punitiva e di essere stato assoldato da Cosimo Nardelli, condannato con il rito abbreviato, per aiutarlo a eliminare Cimoli.
Il 27enne sarebbe stato ucciso per non aver pagato un chilo di cocaina, dopo averlo ricevuto.
Inoltre, nel 2008, su richiesta della Dda di Lecce, ci furono 6 arresti per diversi reati, tra cui omicidio, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e tentato omicidio. In quel caso, oltre a Cosimo Nardelli e Matteo Basile fu arrestato anche Renato Nardelli, fratello dell’uomo ucciso nella notte a Taranto.

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