Erano ricoverati in gravissime condizioni i due detenuti del carcere di Augusta, in Sicilia, dopo uno sciopero della fame. Entrambi sono morti a distanza di 15 giorni

Sono letteralmente morti di fame i due detenuti rinchiusi all’interno del carcere di Augusta, in provincia di Siracusa: le vittime avevano intrapreso uno sciopero della fame ormai da diverse settimane.
I due carcerati, Victor Pereshchako e Liborio Davide Zerba, entrambi ergastolani, sono morti a pochi giorni di distanza, dopo essere stati ricoverati in gravi condizioni.
Il Garante Nazionale delle persone detenute e private della libertà, Mauro Palma, ha rilasciato delle dichiarazioni a proposito della scomparsa dei due detenuti.

Mentre molta doverosa attenzione è stata riservata allo sciopero della fame nel caso di una persona detenuta al 41 bis, con interrogativi che hanno anche coinvolto il mondo della cultura e l’opinione pubblica, oltre che le Istituzioni, nella Casa di reclusione di Augusta il silenzio ha circondato il decesso di due persone detenute avvenuto a distanza di pochi giorni”.

Il riferimento, neanche troppo velato, è al caso dell’anarchico Alfredo Cospito, che proprio in queste settimane ha interrotto lo sciopero della fame in segno di protesta per denunciare le condizioni dei detenuti al 41bis.

Lo sciopero della fame andava avanti ormai da mesi

Liborio Davide Zerba, 45enne di Gela, doveva scontare l’ergastolo e faceva lo sciopero della fame da 41 giorni.
Anche Victor Pereshchako, cittadino russo, era stato condannato all’ergastolo.
Quest’ultimo stava scioperando poiché da anni chiedeva di scontare la pena nel suo Paese di origine: non mangiava addirittura da 60 giorni.
Inoltre, un terzo detenuto del carcere di Augusta non avrebbe scelto di morire di fame, ma avrebbe tentato direttamente il suicidio.

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Il Garante Nazionale italiani dei detenuti Mauro Palma

Sciopero della fame in carcere, il garante Palma: “Richiamare l’attenzione pubblica”

Il Garante nazionale dei detenuti italiani, Mauro Palma, ha lanciato un appello alle istituzioni, richiamando l’attenzione pubblica sulla necessità della completa informazione che deve fluire dagli istituiti penitenziari all’amministrazione regionale e centrale.

“Bisogna richiamare l’attenzione pubblica affinché le situazioni problematiche possano essere affrontate con l’assoluta attenzione che richiedono. Apprendiamo con rammarico di queste disgrazie che dimostrano come il lavoro del poliziotto penitenziario è unico, delicato e particolare e come tale deve essere affrontato. Purtroppo non sempre è così”.

Si legge in una nota emanata dalla segreteria provinciale del Sippe, sindacato di Polizia Penitenziaria.

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Il senatore Nicita presenta un’interrogazione parlamentare

Inoltre, il senatore Antonio Nicita ha presentato un’interrogazione parlamentare in seguito alla morte dei due detenuti del carcere di Augusta, scomparsi in seguito allo sciopero della fame.
Il senatore ha poi aggiunto che occorre adottare misure urgenti per intervenire su una situazione in evidente crisi.

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