Terribile vicenda di cronaca a Brownsville, in Texas, dove un uomo ha investito 13 persone alla fermata dell’autobus nei pressi di un centro migranti. 7 di loro sono morte, le altre 6 ferite: il pirata della strada lo avrebbe fatto volontariamente

Orribile tragedia a Brownsville, in Texas, dove un pirata della strada ha investito e ucciso 7 persone su un marciapiede.
Secondo i media americani, l’uomo era al volante del suo Suv Land Rover, quando improvvisamente ha deciso di sua volontà di puntare a tutta velocità 13 persone che si trovavano nei pressi di un centro migranti, alla fermata del bus. Di queste, 6 sono rimaste ferite, mentre le restanti 7 sono morte: troppo gravi le ferite riportate nell’impatto.

Sempre stando a quanto riporta la stampa statunitense, l’uomo sarebbe risultato positivo ai test anti droga e alcol.
Immediatamente, la Polizia ha bloccato e tratto in arresto il pirata della strada, che ha riportato alcune ferite in seguito all’incidente nel quale ha investito e ucciso 7 persone innocenti.
Dunque, l’uomo si trova in ospedale, sotto l’osservazione degli agenti.

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L’ombra del razzismo dietro la strage?

Il portavoce della polizia locale, Martin Sandoval, ha parlato esplicitamente di “atto intenzionale” dell’uomo, che è stato arrestato con l’accusa di guida spericolata. Dunque, secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un gesto volontario.
I soccorritori hanno cercato di salvare il maggior numero possibile delle vittime coinvolte nell’incidente: tuttavia, per 7 di loro, ogni tentativo si è rivelato vano.

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La strage si è consumata presso lo stop del bus più vicino al centro di accoglienza per migranti Ozanam Centre. Per questo, gli agenti credono che il motivo del folle gesto da parte dell’uomo sia legato a motivazioni razziali. Infatti, Brownsville è una cittadina che si trova al confine con il Messico, in una delle zone più calde per i migranti che cercano di attraversare la frontiera e entrare negli Stati Uniti.
Il direttore del centro per migranti, Victor Maldonado, ha riferito che le vittime erano soprattutto cittadini venezuelani.

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