Era stato trovato morto in cucina davanti ad un ventilatore acceso nella sua casa di Corigliano d’Otranto, nel Leccese, l’anziano Antonio Caracciolo, 84enne di cui si erano perse le tracce ormai da 15 mesi.
Il comune pugliese lo aveva più volte avvisato di dover risistemare una pensilina nei pressi della sua abitazione, ma l’uomo era introvabile, così quando i carabinieri sono entrati nella sua casa, hanno trovato il cadavere dell’uomo in avanzato stato di decomposizione.
Il figlio aveva detto di non sapere nulla della vicenda, in quanto in quel periodo era in Svizzera per lavoro. Tuttavia, la pensione dell’84enne veniva puntualmente riscossa.
Dunque, il sospetto degli inquirenti era quello che il figlio, Luigi Roberto Caracciolo, 54 anni, avrebbe occultato il corpo di suo padre per continuare a intascare la sua pensione.
Intercettato ai microfoni della trasmissione Pomeriggio 5, condotta da Barbara D’Urso, Luigi Roberto ha però spiazzato tutti. L’uomo ha infatti sostenuto che il cadavere rinvenuto a Corigliano d’Otranto non sia quello di suo padre.
“”Non so chi ca*** sia! Vi pare che io tengo il cadavere di mio padre in casa?! Ho solo tre stanze, dove posso metterlo: sotto le piastrelle?” – ha affermato indignato il 54enne.

Giallo di Corigliano d’Otranto, il figlio di Antonio: “Mio padre è in Svizzera, l’ho chiamato per gli auguri per la festa del papà!”

Pertanto, Luigi Roberto Caracciolo sostiene che suo padre sia ancora vivo, si trovi in Svizzera e che non ha idea di chi sia il corpo ritrovato all’interno dell’abitazione.
“Mio padre si trova in Svizzera nel suo appartamento”, sostiene il figlio. Poi ammette anche di averlo sentito pochi giorni fa, in occasione della festa del papà, per rivolgergli i suoi auguri.
“Quello trovato a Lecce non è il corpo di mio padre”- ribadisce.
Nel frattempo, il magistrato inquirente ha disposto l’autopsia per verificare la causa del decesso. Da una prima ispezione della salma, non sarebbero emersi segni di violenza. Il cadavere è stato portato presso la camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Intanto, il giallo si infittisce: l’impressione è che questa storia non finisca qui.

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