Si fanno più chiari i contorni della vicenda che ha scosso l’intero Frusinate, dove Anna, insegnante di 45 anni, è morta in seguito a una lunga malattia e senza poter vedere un’ultima volta suo figlio perché l’ex glielo aveva impedito.

La donna si era separata dal marito dopo anni di violenze soprattutto di natura psicologica da parte del suo ex compagno Giuseppe, un medico vent’anni più grande di lei che esercitava la sua professione a Trani, in Puglia. Dopo una burrascosa separazione e litigi avvenuti spesso proprio davanti ai figli minori, la donna scopre di avere un tumore al pancreas che la costringerà a lunghi cicli di chemioterapia presso il Policlinico Gemelli di Roma.

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Anna, morta di cancro senza rivedere più il figlio Alessio perché l’ex marito glielo ha negato: la ricostruzione della vicenda

Nel frattempo, anche le strade dei due ragazzi si separano. La figlia maggiore, Isa, 17 anni, resta con sua madre, mentre il secondogenito Alessio, 10 anni, si trasferisce in Puglia con suo padre. Madre e figlio restano in contatto, come ammesso dal padre stesso davanti al giudice, il 22 aprile 2022. “Ieri sera, intorno alle 23, poco prima che prendessimo sonno, mio figlio racconta che, in mattinata, aveva ricevuto una chiamata dalla madre che gli chiedeva di andarla a trovare, dato che sarebbe morta in breve tempo”.

Dunque, il medico aveva cercato di proteggere suo figlio, per evitare che precipitasse in uno stato di grave ansia. Le conversazioni tra Anna e il suo bambino intanto proseguono al punto che Alessio implora sua madre di venirlo a prendere. Ma la donna è gravemente malata. Ha bisogno di continue cure e si rivolge ai suoi avvocati, Andreina Ciotoli e Francesca Ruggeri del centro antiviolenza “Fammi rinascere”, nella speranza di poter riabbracciare suo figlio.

La 45enne riesce ad ottenere un incontro mensile con suo figlio. Ma l’ex compagno si rifiuta di farglielo riabbracciare e l’esito della sentenza si rivela del tutto inutile. La battaglia legale prosegue: tuttavia, il giudice, una donna, prende tempo e le quattro istanze vengono tutte eluse.

Anna è scomparsa dopo aver combattuto per oltre due anni contro quel terribile male che l’ha portata via. Un dolore reso ancora più grande dalla mancanza del suo bambino. Il suo corpo è stato cremato nella giornata di ieri ad Avellino.

Ma il ricordo di Anna e il suo desiderio di giustizia verrà portato avanti dalla sua figlia maggiore Isa, che a settembre compirà 18 anni e ha deciso di costituirsi parte civile: la prima udienza della causa penale, infatti, si terrà proprio nel mese di settembre.

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