Arrestato per una testata rifilata al capotreno, il fatto risale allo scorso lunedì 6 marzo: il ragazzo, di origini marocchine, era salito a Milano Centrale alle ore 10:15, sul treno Trenord che collega Milano a Mantova, sprovvisto di biglietto.
Dopo pochi chilometri, il capotreno si è avvicinato per chiedere regolarmente il biglietto. Il ragazzo, dal canto suo, visto che non aveva il ticket con sé, ha iniziato animosamente a discutere con il funzionario Trenord. Non è passato molto tempo prima che dalle parole il giovane passasse alle mani, arrivano fino ad aggredirlo con una testata.
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Aggredito il capotreno sul treno Trenord a Milano Centrale: arrestato giovane di origini marocchine
Alcuni passeggeri sono corsi in aiuto del capotreno ferito, altri invece hanno bloccato fisicamente il ragazzo, visibilmente agitato. Alla stazione successiva, quella di Lambrate, sono saliti gli agenti della Polizia Ferroviaria. Questi hanno arrestato il ragazzo, e gli operatori sanitari del 118 che hanno soccorso il capotreno.
Date le condizioni fisiche di quest’ultimo, un uomo di 45 anni residente nel Mantovano, è stato deciso di trasportarlo direttamente in ospedale dove gli è stata riscontrata una frattura del setto nasale con una prognosi di 40 giorni.
Testata al capotreno a Milano perché non ha il biglietto: “Devono accedere solo i viaggiatori muniti di regolare biglietto”. A causa di quest’aggressione, il treno è stato fermo alla stazione di Milano Lambrate per 55 minuti circa, creando disagi e ritardi per le corse dei treni successivi. Sulla vicenda si è espresso il dirigente della segreteria regionale dell’Utp Berolini: “Bisognerebbe far accedere solo i viaggiatori muniti di regolare biglietto ai binari”.
La proposta è che, una volta raggiunta la banchina per attendere poi l’arrivo del treno, il passeggero venga sottoposto a regolare controllo esattamente in quel momento. Così, “nel caso di discussioni, gli agenti della Polizia Ferroviaria possono intervenire”.
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