Tragedia nella tragedia per la famiglia: dopo la morte del figlio, Thomas Bricca, giovane di 19 anni ucciso per errore da un proiettile il 30 gennaio al centro di Alatri (FR) – l’obiettivo del Killer era un altro ragazzo – i genitori hanno realizzato di non poter donare i suoi organi. I familiari, infatti, volevano eseguire la prassi per le donazioni con le quali avrebbero potuto salvare delle vite, ma al momento della pratica hanno scoperto che nella carta d’identità di Thomas non c’era il consenso alla donazione.

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Thomas Bricca morto dopo essere stato sparato con un colpo di pistola per uno scambio di persona ad Alatri, in provincia di Frosinone: chi è, organi, ultime notizie, funerale, amici, padre, Spada, Facebook, Instagram

Con la donazione degli organi di Thomas, secondo i medici si sarebbero potute salvare cinque vite, ma la volontà del 19enne era di non essere donatore. Il padre della vittima si è confidato a la Repubblica ed ha ammesso:” Ci siamo rimasti male ma abbiamo rispettato le volontà di nostro figlio”. Dal 2015 è possibile specificare nella propria carta d’identità il desiderio di essere o meno donatore, decisione che può essere comunque revocata in qualsiasi momento presso le Asl e gli uffici dell’Anagrafe. Questo per permettere ai Centri di Trapianto di poter consultare la lista dei donatori in modo sempre aggiornato.

Gli organi di Thomas Bricca non si possono donare perché il giovane era contrario: avrebbe salvato cinque vite. Il ragazzo è morto il primo febbraio dopo quasi quaranta ore di agonia. Nella giornata di ieri, più di duecento persone, tra amici e parenti, si sono radunate in piazza Santa Maria Maggiore per una manifestazione non autorizzata. C’era anche il padre di Thomas che ha ribadito di volere giustizia, non vendetta. Le parole del padre hanno commosso tutta la piazza: “Sono qui per ricordare il sorriso di mio figlio – ha detto – Lui non c’entrava nulla. Abbiamo pregato per un miracolo ma il destino ce l’ha portato via. Thomas era amico di tutti, buoni e cattivi. Forse stava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Che la morte di mio figlio serva da esempio”. Discorso concluso con un applauso scrosciante dei presenti.

“Sappiamo che ci state cercando ma noi non c’entriamo nulla con questa storia”

Thomas Bricca, il giovane di 18 anni ucciso da un colpo di pistola ad Alatri: i suoi genitori non possono donare i suoi organi.

Nessuna donazione degli organi di Thomas Bricca, il ragazzo era contrario come si evince dal suo documento d’identità. Tra i sospettati della sparatoria sono rientrati anche alcuni componenti del clan Spada. “Sappiamo che ci state cercando ma noi non c’entriamo nulla con questa storia”, avrebbero detto ai carabinieri in presenza di un legale, giocando d’anticipo. Da quanto sta emergendo, in questa storia ci sono retroscena legati allo spaccio di droga ad Alatri, in provincia di Frosinone.

Quel colpo di pistola era diretto ad un’altra persona, ma è finito sul ragazzo e gli è costato la vita perché lo scorso 31 gennaio, intorno alle ore 12,15, Thomas è stato dichiarato clinicamente morto. “Abbiamo fatto tutto il possibile – aveva spiegato il direttore generale dell’ospedale San Camillo di Roma, Narciso Mostarda – ma l’elettroencefalogramma è piatto e quindi non ci sono clinicamente più possibilità”. Aperto un fascicolo per omicidio volontario dalla procura di Frosinone.

La manifestazione di ieri

Non si possono donare gli organi di Thomas Bricca, ucciso per errore da due malviventi ad Alatri, in provincia di Frosinone. Ieri mattina gli amici della vittima hanno organizzato una manifestazione in piazza centrale ad Alatri a partire dalle ore 10, dove sono cominciate ad arrivare le prime decine di persone. La protesta è nei confronti della giustizia, speranzosi che faccia il proprio corso. “Mio figlio non c’entrava niente”, dice il papà della vittima, il signor Paolo. “Thomas era amico di tutti, buoni e cattivi. Forse stava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non vogliamo nessuna vendetta. Che la morte di mio figlio serva da esempio”. Non è stata ancora resa nota la data del funerale del ragazzo. I social del ragazzo sono stati parzialmente oscurati.

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