Antonio De Marco, il killer di 22 anni che ha brutalmente ucciso i fidanzatini di Lecce, Daniele De Santis e Eleonora Manta, ed è condannato all’ergastolo in primo grado per omicidio, aggravato dalla premeditazione, cambia facoltà universitaria: inizierà a studiare filosofia.

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Antonio De Marco che uccise Daniele De Santis e Eleonora Manta, condannato all’ergastolo, cambia studi universitari: le ultime notizie, genitori, Bruzzone, madre, motivazioni del brutale gesto, la sentenza

I legali del ragazzo, Giovanni Bellisario e Andrea Starace, hanno accettato di buon grado la decisione del 22enne di lasciare infermieristica per dedicarsi alla filosofia che ha scoperto in carcere. La nuova facoltà è uno spunto per trovare nuovi stimoli e ha scaturito in lui un grande interesse. “Non possiamo che invogliarlo a fare qualcosa dietro le sbarre – hanno detto gli avvocati – Vicino al suo letto in cella tiene le ‘Confessioni di sant’ Agostino’, uno dei più grandi filosofi antichi della Chiesa cattolica”.

De Marco, nel 2020, commise il macabro duplice omicidio uccidendo i due fidanzatini con 78 coltellate durante il primo giorno della loro convivenza. L’assassino confessò di aver compiuto l’orrore “perché erano troppo felici”. Il killer frequentava la facoltà di infermieristica, ma oggi è deciso a cambiare studi anche se al momento non frequenterà le lezioni ma sosterrà solo gli esami davanti ad una commissione che si recherà in carcere.

Il processo d’appello avvenuto lo scorso 15 dicembre ha confermato per De Marco l’ergastolo con isolamento diurno per un anno. La prossima udienza è fissata per il 19 febbraio, data in cui la difesa proverà a chiedere una nuova perizia psichiatrica.

Un paio d’anni fa, dopo i fatti, Rosalba Cavalera De Marco, mamma del ragazzo, scrisse una lettera a cuore aperto alle famiglie delle vittime.

Vi chiedo scusa!

C’è sicuramente una ragione se il legame tra madre e figlio non si spezza mai. Forse per i nove mesi durante i quali te lo senti dentro, o per quel cordone che ancora lo lega a te quando viene alla luce, oppure per quel dolore forte e intenso, che soffri nel metterlo al mondo.

Un dolore che non dimentichi e che a volte ritorna…così come è certamente ritornato in voi, mille e mille volte più forte e più atroce, così come si è ripresentato in me, anche se in misura non paragonabile con il vostro, quando ho appreso che era stato mio figlio a strappare anche i vostri cuori.

Vi chiedo scusa per ciò che ha fatto Antonio, anche se mi rendo conto che sia davvero poca cosa, rispetto alla terribile ferita che vi è stata inflitta.

E vi chiedo ancora scusa per la mia presunzione, perché quando ho appreso del vostro dramma, ed ancora non sapevo che era stato causato da mio figlio, ho creduto di poter comprendere il vostro dolore di madri, ma non era così. Solo ora che anche io, sia pure in maniera differente, provo quella stessa sofferenza, posso essere davvero consapevole del vostro dolore e condividerlo dentro di me.

“Risplenda ad essi la Luce perpetua”.

Rosalba Cavalera De Marco

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