Giovanni Corsaro è morto a 36 anni nel suo appartamento a Marghera, Venezia: un’altra tragedia della solitudine. Un altro dramma in merito: un altro caso in Italia. Sono stati i familiari ad accorgersi per primi che qualcosa non andasse, perché il 36enne non rispondeva alle telefonate e ai messaggi. Mai avrebbero pensato che Giovanni era morto da una settimana.

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Tragedia della solitudine, un altro dramma a Marghera, Venezia: trovato morto in casa in via Trieste, il corpo senza vita da una settimana, chi è la vittima Giovanni Corsaro

I fatti risalgono alla mattinata di giovedì 10 novembre in via Trieste, a Marghera, località del comune di Venezia. Dopo l’allarme lanciato dai parenti di Corsaro, i vigili del fuoco sono giunti sul posto per forzare la porta: poi la triste realtà. Il corpo di Giovanni è stato ritrovato senza vita e riverso a terra: nessun segno di violenza segnalato, circostanza che fa presupporre ad una morte sopraggiunta a causa di un malore improvviso. La salma è a disposizione della famiglia per il funerale e non sarà disposta l’autopsia, così come da indicazioni dell’autorità giudiziaria.

Giovanni è l’ultimo di una lunga lista delle cosiddette “tragedie della solitudine”: il 36enne è morto da solo, in casa, e all’oscuro di chiunque. Giovanni Corsaro aveva 36 anni e viveva da un paio di anni in via Trieste, a Marghera, in quanto originario di Catania, dove manteneva i rapporti più profondi.

Tragedia della solitudine: chi è la vittima. Si era trasferito al Nord per questioni di lavoro ma non aveva legato particolarmente con qualcuno, come evidenziano anche i messaggi social, per lo più provenienti da persone che vivono nel suo paese d’origine. Aveva due sorelle che ci hanno tenuto a ricordarlo attraverso dei lunghi post commemorativi. “Eri una persona splendida, sorridente e molto affettuosa”. Ed ancora: “Insieme alla nostra mamma vi tengo entrambi nel mio cuore, non vi dimenticherò mai”.

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