Stava per trasformarsi in una serata tragica quella di due giorni fa, 1° novembre, ad Acerno (Salerno): un ragazzo di 25 anni, in preda ad una crisi insulinica, si è recato presso la guardia medica in cerca di aiuto ma l’insulina non era presente nella struttura sanitaria: i carabinieri hanno fatto una corsa fino a Montella, provincia di Avellino, per acquistare il farmaco e salvare il ragazzo.
25enne ha una crisi insulinica e sviene, non c’è insulina nell’ambulatorio della guardia medica ad Acerno, Salerno: i carabinieri corrono a comprare il farmaco salva-vita e il giovane torna in sé
Martedì, 1 novembre, il giovane si è recato alla guardia medica chiedendo aiuto in seguito ad una grave crisi insulinica. Il 25enne peggiorava di minuto in minuto mentre i sanitari cercavano i farmaci che mai avrebbero trovato nella struttura. La compagna del giovane ha deciso di chiamare i carabinieri e richiedere il loro intervento. I militari, compresa la situazione, hanno fatto una corsa in auto per raggiungere il comune di Montella, in provincia di Avellino, per recarsi in farmacia ed acquistare il farmaco salva-vita. Dopo aver percorso 32 km, le forze dell’ordine sono tornati nella struttura sanitaria e il giovane si è ripreso.
“Abbiamo terminato l’insulina”: i carabinieri corrono a comprarla e salvano la vita al giovane. L’avvocato del 25enne vuole vederci chiaro: “Ci sono delle responsabilità”. Adesso però il legale del giovane vuole fare chiarezza sulle eventuali responsabilità di quanto accaduto. Sotto accusa la guardia medica di Acerno, in quanto il sanitario di turno non avrebbe allertato i militari ma questi sarebbero stati informati dalla compagna del giovane “che li ha pregati di recuperare il farmaco salva-vita il prima possibile, stante l’inerzia del medico presente in loco”. Inoltre, aggiunge, “i primi soccorsi al ragazzo, oramai privo di sensi, sono stati prestati da una giovane laureanda in Medicina, nonché, soccorritrice volontaria, sua amica, che ha scongiurato il peggio”.
Crisi insulinica, i carabinieri corrono in farmacia, acquistano il farmaco e gli salvano la vita. In chiusura, il legale fa sapere che “si sta procedendo ad accertare tutte le responsabilità in capo alle persone coinvolte nei fatti, in quanto si sono rifiutate di prestare la propria opera professionale al venticinquenne”. Poi i ringraziamenti alle forze dell’ordine per il loro tempestivo intervento. Si tratta dei militari della stazione di Acerno, “che hanno rischiato la propria vita per salvare quella di un coetaneo”.
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Diabete: i 10 sintomi, cause, dieta, valori, tipo 1, tipo 2

Il diabete di tipo 1, diagnosticato in seguito al riscontro documentati di elevati livelli glicemici, si manifesta solitamente con insorgenza improvvisa e prevede i seguenti sintomi, secondo onetouch.it:
Aumento della sete e bocca asciutta
Necessità di urinare spesso
Enuresi notturna (fare la pipì a letto)
Mancanza di energia e stanchezza estrema
Fame costante
Perdita improvvisa di peso
Vista offuscata
Ha una crisi insulinica, i carabinieri gli salvano la vita: i sintomi del diabete. Chi soffre di diabete di tipo 2 spesso, solitamente è inconsapevole della propria indicazione vista la genericità dei sintomi, difficilmente riconoscibili, e sono:
Necessità di urinare spesso
Sete eccessiva
Fame costante
Vista offuscata
Mancanza di energia e stanchezza estrema
Intorpidimento e formicolio nelle mani e nei piedi
Lenta guarigione delle ferite e infezioni ricorrenti
Secondo marionegri.it, il diabete è conseguenza di una patologia dovuta ad un aumento di glicemia nel sangue, quindi dei livelli di glucosio (zucchero). Alla base delle cause c’è un’insufficiente quantità di insulina che viene prodotta dal pancreas, frutto anche di un eventuale scorretto funzionamento biologico dell’ormone, non più in grado di controllare la glicemia.
Crisi insulinica, i carabinieri comprano il farmaco e lo salvano: la dieta per chi soffre di diabete. Secondo grupposandonato.it, la dieta è la forma principale di terapia per chi soffre di diabete, accompagnata da un costante esercizio fisico. La dottoressa Ioana Savulescu, Responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e diabetologia dell’Istituto di Cura Città di Pavia, sostiene che una dieta equilibrata preveda:
1 quota di carboidrati compresi tra 45-60% delle calorie giornaliere, in particolar modo carboidrati ricchi di fibre e a basso indice glicemico;
una limitazione al 5-10% degli zuccheri semplici;
20-35% di lipidi;
10-25% di proteine.
In aggiunta è fondamentale l’assunzione di fibre, presenti in frutta, verdura, legumi e cereali. Il consiglio della dottoressa è di “assumerne circa 30 grammi al giorno nell’adulto”. Più complicato poter concedersi i cosiddetti “sgarri” a tavola, che tuttavia la dottoressa non demonizza, purché limitati e confinati ad un solo episodio settimanale, piuttosto controllato. Quindi dolci, pasta, pane, pizza e riso. Lo sostiene la dottoressa Ioana Savulescu, Responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e diabetologia dell’Istituto di Cura Città di Pavia.
I valori della glicemia: secondo fondazioneveronesi.it, i valori di glicemia a digiuno che sono compresi tra 100 e 125 mg/dl, rappresentano una condizione a rischio anche se l’individuo non soffre di diabete. I valori superiori o uguali a 126 mg/dl, riscontrati in un paio di occasioni, individuano una condizione di diabete. Se i valori di glicemia, dopo 2 ore da un carico orale di glucosio (c.d. curva glicemica) sono inferiori a 140 mg/dl sono ritenuti normali, mentre valori tra 140 e 199 mg/dl pongono l’attenzione su una diagnosi di limitata tolleranza ai carboidrati e valori superiori o uguali a 200 fanno porre la diagnosi del diabete.