Una gita che poteva finire in tragedia per alcuni pescatori. La scorsa domenica 19 ottobre, nella cittadina medievale dell’Umbria, a Gubbio, si è verificata una storia bizzarra che ha fatto già il giro dei social, diventando presto virale.

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La vicenda

Tutto inizia a Gubbio, una bellissima e suggestiva cittadina medievale dell’Umbria, ricca di storia. Domenica 16 ottobre alcuni membri di una società di pesca sportiva hanno organizzato una gita, decidendo di consumare tutti i pesci – precisamente dei tonni – da loro pescati. Il pasto è stato consumato all’interno di un ristorante nel cuore del centro cittadino. Sembrava tutto tranquillo quando durante il pasto, come riportano alcuni media locali, i pescatori hanno iniziato a stare malissimo, tra attacchi di dissenteria acuta e vomito, tra corse tempestive per andare in bagno e chi scappava per vomitare fuori dal ristorante. Secondo quanto riportano i testimoni, avrebbero mangiato il pesce anche crudo.

Tra tutti i membri si tratta in totale di circa una quarantina di persone e per tutti loro quella giornata rimarrà impressa nelle menti per diverso tempo. Dopo tutti i malesseri avuti dopo il pranzo organizzato dai membri della società di pesca sportiva, immediatamente è stato allertato il 118 e, una volta giunto sul posto, il personale medico e paramedico ha soccorso prontamente gli intossicati, trasferendo chi aveva bisogno delle dovute cure del caso in un presidio medico ospedaliero in codice verde. Prassi che certifica dunque che tutti i pazienti non sono in pericolo di vita. La vicenda è diventata presto virale e sono circolati molti file di WhatsApp con tanto di immagini che hanno immortalato quelle che sono state definite “scene apocalittiche” nei vocali, altrettanto condivisi, in cui si spiegano nel dettaglio le disavventure dei clienti del locale, tra “vomito e dissenteria”. “Scene mai viste”.

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