Dopo aver appreso la tragica notizia della morte dei due ragazzi, Sofia Mancini e Francesco D’Aversa, a parlare è stato il padre della ragazza.
Sofia Mancini e Francesco D’Aversa, dopo aver passato una serata in discoteca a Verona, all’Amen, sono usciti insieme e si sono allontanati con la Fiat 500 bianca, per accompagnare un coinquilino di Francesco a Peschiera: dei due giovani non si è saputo più nulla. Solamente ieri mattina, intorno alle ore 10:10, purtroppo è arrivata la drammatica notizia: la Fiat 500 bianca è stata rinvenuta in un dirupo. Era distrutta. All’interno della vettura, però, sono stati ritrovati i cadaveri dei due ragazzi.
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Le parole di Tiziano Mancini, padre di Sofia
I genitori di entrambi i ragazzi sono a dir poco sconvolti e addoloranti da quanto è successo e il padre di Sofia Mancini, Tiziano Mancini, al Corriere del Veneto ha raccontato tutto il suo dolore: “Sono sconvolto. Non sto capendo niente in questo momento. Mia figlia era una brava ragazza, piena di vita, era anche ancora un po’ bambina e ingenua. Aveva tutta la vita davanti, e ora non c’è più”. Prosegue, dicendo: “Si era diplomata all’Istituto agrario di San Floriano – ricorda il papà – e stava pensando di iscriversi a biologia all’università. Era tornata a casa da quindici giorni, dopo esser stata a lavorare per tre mesi come fotografa in un resort in Sicilia. È stato in queste due settimane che ha conosciuto questo gruppo di nuovi amici”.
La serata in discoteca
Inoltre, al Corriere del Veneto, Tiziano Mancini, padre di Sofia, racconta che quella sera la giovane è stata accompagnata dal fratello in discoteca, perché l’auto non era a punto: “L’auto non era a punto, in discoteca l’ha accompagnata il fratello Lorenzo. C’era una festa all’Amen”.
