Una storia a lieto fine a Bari per una donna incinta di 35 anni e la sua piccola, nata dopo il parto d’urgenza in seguito alla scoperta del personale sanitario in merito al tumore al cervello diagnosticato alla giovane neo mamma. Giunta al Policlinico barese in codice rosso, dopo aver diagnosticato il male che stava rendendo la vita complicata alla 35enne, l’equipe si è riunita tempestivamente e ha deciso di procedere con doppio, e fortunatamente ben riuscito, intervento.

Donna incinta scopre il tumore al cervello: com’è andata, come sta la neonata

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La giovane neo mamma ha accusato improvvisamente un’evidente alterazione del proprio stato di coscienza oltre che tanta debolezza e mancata capacità di comunicare. Trasportata al Policlinico di Bari in codice rosso, la 35enne sembrava stare bene e non venivano rilevati segni che potessero spiegare i suoi sintomi. Non fin quando la risonanza magnetica non ha evidenziato la presenza di una corposa massa situata all’interno del cranio della paziente.

Momenti concitati che hanno costretto l’equipe multidisciplinare di ginecologia e ostetricia, ad agire tempestivamente e procedere con la doppia operazione: prima il taglio cesareo e poi la rimozione del cancro, con monitoraggio costante delle funzioni neurologiche. Il dottor Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa, ha spiegato che il tempestivo doppio intervenuto è andato a buon fine, riuscito “senza correre rischi per la bambina”.

Donna incinta scopre il tumore al cervello in ospedale: il lieto fine. La piccola sta bene e alla nascita “pesava 2,4 chili”, e dopo essere rimasta “ricoverata per qualche giorno in terapia subintensiva”, ha potuto abbracciare la sua mamma e tornare nella sua nuova casa insieme alla sua famiglia. La notizia grandiosa arriva grazie ad un “importante lavoro di squadra” che ha coinvolto tutta l’equipe, e “ha permesso di salvare mamma e figlia”.

Il dottore conclude motivando l’efficacia e la buona riuscita del doppio intervenuto con la “scelta vincente” di indire una riunione rapida al fine di “prende la giusta decisione”. Un plauso da parte del direttore per l’equipe e per gli infermieri, meritevoli di aver gestito “un intervento di ginecologia e neurochirurgia nella stessa sala operatoria”.

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