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Accendono il braciere per scaldarsi nel container: due operai morti per intossicazione

Tragedia a Moltrasio, in provincia di Como: stamattina, mercoledì 21 settembre, sono stati trovati i corpi senza vita di due operai, morti per intossicazione dopo aver respirato monossido in un container prefabbricato. I lavoratori avevano deciso di accendere un braciere artigianale per affrontare i primi freddi delle notti autunnali. Il container era a uso d’ufficio dentro il cantiere in cui erano impegnati a svolgere i lavori.

Due operai morti per intossicazione in un container: la ricostruzione, le cause della morte, chi sono le vittime

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I due operai avevano terminato la propria giornata lavorativa ieri quando sono rientrati nel container situato all’interno del cantiere in via Ranzato, Moltrasio, in provincia di Como, in cui stavano lavorando. Dovendo passare la nottata e non essendoci più il caldo cocente degli ultimi mesi, i due lavoratori hanno deciso di accendere un braciere artigianale per scaldarsi. L’idea è risultata fatale. Dalle prime ricostruzioni i due operai sarebbero morti nella notte dopo aver respirato a lungo il monossido provocato dal braciere.

Non si conoscono ancora le identità delle due vittime, tuttavia si sa che uno dei due operai deceduti aveva 62 anni. Le generalità di entrambi non sono ancora state rese note. La Procura deciderà l’eventuale disposizione dell’autopsia per accertare le cause del decesso.

Intossicazione da monossido di carbonio: cause, conseguenze, da dove esce, stufa a legna in casa, sintomi

Due operai morti per intossicazione da monossido di carbonio. Approfondendo l’argomento, secondo quanto riporta il MANUALE MSD (Versione per i professionisti, Argomenti di medicina del sito msdmanuals.com) una delle più frequenti cause di intossicazione da monossido di carbonio è quella dell’intossicazione per inalazione. Le cause sono attribuibili all’avvelenamento da CO che comprendono incendi, sistemi di ventilazione non adeguati delle automobili, fornaci, caldaie, caminetti a legna o a carbone, caldaie a cherosene. Le conseguenze sono

Si manifestano cefalea e nausea quando i livelli di intossicazione da monossido raggiungono il 10-20%.
Livelli maggiori del 20% in genere causano vertigini, astenia generalizzata, difficoltà di concentrazione, e difficoltà di giudizio.
I livelli superiori al 30% in genere provocano dispnea da sforzo, dolore toracico (nei pazienti con coronaropatia) e confusione.
Ed i livelli più alti possono causare sincope, convulsioni e obnubilamento del sensorio.

Nel caso dei due operai morti per intossicazione da monossido di carbonio ancora non è stata accertata la causa del decesso. Tuttavia è altamente probabile che i due lavoratori abbiano perso la vita nella notte.

In caso di sospetta intossicazione andrebbe misurato il livello di carbossiemoglobina nel sangue. Questo deve essere misurato con un CO-ossimetro. L’emogasanalisi e la pulsossimetria, che misurano la saturazione di O2, tuttavia non sono adeguate per la diagnosi di intossicazione da CO. Sebbene elevati livelli di carbossiemoglobina siano una lapalissiana prova di intossicazione, gli stessi livelli possono nascondere un dato inattendibile in quanto diminuiscono rapidamente al termine dell’esposizione al CO, soprattutto nei pazienti trattati con ossigeno supplementare

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