Nuovi dettagli sulla morte di Alessandro. Il ragazzo di 13 anni che si sarebbe tolto la vita a Gragnano il 1 settembre lanciandosi da una finestra al quarto piano di casa sua. Secondo un’indiscrezione riportata dal quotidiano Il Mattino dietro il gesto estremo potrebbe esserci l’ex fidanzatina dell’adolescente. Secondo il giornale dopo un rifiuto del ragazzo, che si fidanzato con un’altra ragazza di un anno più grande di lui, la sua ex avrebbe organizzato una feroce vendetta. E sarebbe stata proprio lei a capo dei bulli che avrebbero tormentato il giovane fino a farlo crollare.

Vedi anche: Cane preso a bastonate azzanna il suo padrone al volto: grave un 35enne

Indagini serrate in corso

Da tempo ormai il tredicenne sarebbe stato vittima di vessazioni, aggressioni, minacce e insulti. Poi il testo del messaggio inviato alla ex fidanzata proprio prima del gesto estremo: “Tra poco toglierò il disturbo”. Sei gli indagati per istigazione al suicidio, due maggiorenni e quattro minorenni. Tra questi una ragazza di soli 14 anni. I maggiorenni sarebbero secondo il quotidiano una ragazza e un ragazzo. Sono tutti a piede libero. L’inchiesta è coordinata dalle Procure di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliana Moccia) e dei Minorenni di Napoli (procuratrice Maria de Luzenberger) e condotta dai carabinieri della stazione di Gragnano e della sezione operativa della compagnia di Castellammare di Stabia.

Una storia che ha segnato tutto il Paese

Il dolore e lo sconcerto sono profondi. Impossibile accettare la morte di un ragazzo che aveva solo 13 anni e tutta la vita davanti. Impossibile concepire che un gruppo di coetanei possa averlo portato a un’esasperazione tale da preferire di togliersi la vita. Una storia che tocca nel profondo tutti, che siano genitori o no, e che offre un quadro della società e delle dinamiche anche tra i giovanissimi che non può non destare paura.