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Litiga col fratello e tenta di dargli fuoco ma si ustiona: per lui finisce malissimo

Litiga col fratello e tenta di dargli fuoco ma si ustiona finendo in ospedale. Aveva tentato di gettare del liquido infiammabile addosso al parente. Roba da chiamare la squadra 17 composta da Lino Banfi, Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Christian De Sica, Andrea Roncato e Ricky Tognazzi de “I pompieri“, citando le goffe gesta del team dei vigili del fuoco del celebre cult della commedia di Neri Parenti, del 1985. Forse loro sarebbero meno goffi. L’episodio risale alla notte tra il 25 e il 26 luglio ed è avvenuto ad Albano Laziale. L’uomo, 51 anni, è stato trasportato in ospedale con ustioni alle gambe e alle braccia.

Litiga col fratello e gli dà fuoco: la dinamica, le condizioni di salute dell’aggressore

I carabinieri della stazione locale sono intervenuti dopo la mezzanotte, chiamati in seguito alle segnalazioni per una violenta lite. I due fratelli abitano allo stesso civico ma in due differenti abitazioni. Dopo l’intervento degli agenti la situazione sembrava tornata alla normalità fin quando il 51enne non ha provato ad entrare in casa del fratello, 50 anni, per gettargli addosso la bottiglia con liquido infiammabile, munito di accendino. Il gesto però gli è risultato fatale, costandogli ustioni di secondo grado agli arti inferiori e superiori.

Adesso l’uomo si trova all’ospedale dei Castelli di Ariccia, trasportato dall’ambulanza e affidato alle cure del personale del 118. Il 51enne ha riportato ustioni di secondo grado e sarà dimesso dopo sette giorni di prognosi. Ora l’uomo è denunciato per minaccia aggravata. Il fratello minore è rimasto illeso.

Chi sono i due fratelli

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Il 51enne aggressore ridotto peggio è ora denunciato anche per minaccia aggravata. Nella notte tra il 25 e il 26 luglio ha tentato di ustionare il fratello minore, 50enne, rimanendo però vittima di sé stesso dopo un goffo gesto. Ora è in ospedale con ustioni sulle braccia e sulle gambe.

Sembrerebbe che i due abitino da tempo nei pressi di via Trilussa, lungo la strada che dal centro di Albano porta verso la zona del Crocifisso di Ariccia. I due vivrebbero in appartamenti separati, ereditati dai genitori. Da quanto emergerebbe non sarebbero nuovi ad episodi violenti sebbene sinora non si era mai andati oltre come questa volta.

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