Un’estate di fuoco nel vero senso della parola: nottata da incubo sulle colline della Versilia a causa degli incendi, in particolare a Massarosa, in provincia di Lucca. L’incendio sta mettendo a dura prova la zona da bene 36 ore e, secondo le stime della Regione alle ore 20 di ieri sera 19 luglio, sono andati in fumo oltre 560 ettari di terreno (numero cresciuto ovviamente nelle successive ore). L’incendio scoppiato si sta ingigantendo favorito dal vento che ne cambia la direzione, accompagnando le fiamme fino a Miglianello, Pieve a Elici e Montigiano. Coinvolti anche gli insediamenti posti a fondo valle di via di Ronco, via Polla di Morto e di via Acquachiara.

Vedi anche: Europa in fiamme: ecco gli Stati più colpiti dagli incendi

Incendi in Versilia: le operazioni a terra e dall’alto

La priorità di vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri e polizia municipale presenti sul posto è quella di evacuare i centri abitati coinvolti dall’incendio e di spegnere le fiamme in prossimità di combustibile gpl che potrebbe dare luogo ad un nuovo focolaio come è già successo nella notte dopo l’esplosione di diversi serbatoi. Non contribuisce il vento e le sue variazioni né la scarsa visibilità data dall’imponente presenza di fumo.

80 persone si sono rifugiate all’interno dell’istituto comprensivo di Massarosa. Tanti hanno trovato alloggio in altre strutture o sono stati accolti in casa da amici e parenti dove le fiamme, almeno per il momento, non rappresentano un pericolo. In tutto si contano circa 500 sfollati. Numero probabilmente in crescita dopo la notte. Le operazioni di domare il fuoco continuano ininterrotte ma con grandi difficoltà, come avvisano i vigili del fuoco. Ancora attivo il fronte di Fibbialla, frazione di Camaiore, evacuata ieri sera.

Le operazioni a terra vedono impegnate le squadre dei vigili del fuoco e del personale antincendio della Regione Toscana con l’aggiunta di ben 25 squadre di volontariato antincendio e degli operai forestali, questi ultimi stanno anche realizzando staccate con attrezzi manuali e motoseghe per mettere in sicurezza le parti. Sul posto a collaborare dall’alto da ieri anche 4 elicotteri e 3 Canadair ai quali se n’è aggiunto un altro alle 9.30 di oggi. Nella notte i pompieri si sono serviti di un drone con termocamera per monitorare l’andamento delle fiamme e per rilevarne l’evoluzione e l’avanzamento.