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Piedone lo sbirro, l’altro volto di Bud Spencer: il primo film che mischia commedia e poliziesco

Piedone lo sbirro, l'altro volto di Bud Spencer il primo film che mischia commedia e poliziesco

Piedone lo sbirro, l'altro volto di Bud Spencer il primo film che mischia commedia e poliziesco

Il primo film che crea un mix tra commedia e poliziesco: stiamo parlando di Piedone lo sbirro. Siamo a Napoli negli anni ‘70. Alla rotonda davanti al Maschio Angioino, un’auto della Polizia, una splendida e nostalgica Alfa Romeo Giulia di colore verde militare, viene avvertita dalla Centrale. L’invito è per tutte le volanti di convergere tutte presso via degli Orefici, dove c’è un uomo in stato confusionale. L’individuo sta sparando apparentemente senza motivo ai passanti da un terrazzo. L’auto effettua una rapida inversione a U nella rotatoria e si dirige verso l’indirizzo evidenziato a sirene spiegate.

Si tratta di un marinaio americano di colore che grida delle frasi in inglese e sembra essere sotto effetto di stupefacenti. Nessuno sa come gestire la situazione fino a che non arriva il vice commissario Rizzo (Bud Spencer). Vorrebbero usare dei cecchini per abbattere l’uomo ma Rizzo fa abbassare le armi e mette una sigaretta in bocca. Parte la malinconica e suggestiva colonna sonora firmata da Maurizio e Guido De Angelis, con il commissario che si appropinqua a salire fino al terrazzo dello stabile. Con una immancabile scazzottata Rizzo riesce a disarmare l’uomo e gli toglie anche la droga che aveva con sé, salvandolo da guai ben più importanti.

Piedone lo sbirro, il primo film che mischia il poliziesco con la commedia

Naturalmente si tratta del film di genere commedia – poliziesco Piedone lo sbirro. E’ stato diretto da Steno nel 1973 con soggetto scritto da Luciano Vincenzoni in collaborazione con Nicola Badalucco e sceneggiatura di Lucio De Caro. Nel cast ci sono attori famosi all’epoca come Adalberto Maria Merli che veste i panni del commissario capo Tabassi, Raymond Pellegrin nel ruolo dell’avvocato De Ribbis e Mario Pilar nelle vesti del camorrista Manomozza. Tanti anche gli attori caratteristici tra cui Enzo Cannavale che interpreta il brigadiere Caputo, Angelo Infanti nei panni di o’ Barone ed Enzo Maggio in Gennarino. E ancora Claudio Ruffini, Dominic Barto e Giacomo Rizzo.

Un film che rappresenta il primo riuscito tentativo di mescolare il genere poliziesco con la commedia all’italiana. Sono, infatti, tanti i momenti comici previsti nella sceneggiatura, ben riusciti anche grazie alla presenza di attori adatti come Enzo Cannavale. Tra l’altro ottenne un ottimo riscontro ai botteghini risultando, nella stagione cinematografica 1973-74, il decimo film più visto in Italia con un incasso di circa 3,5 miliardi di lire dell’epoca.

Una pellicola che sa emozionare

Piedone lo Sbirro è un vero e proprio spaccato della Napoli di un tempo con un attore come Bud Spencer che si trova perfettamente a suo agio in quella che è la sua terra natia. Da qui anche il tentativo di raccontare l’atmosfera che si viveva in città e di come le persone si aiutavano vicendevolmente. Capita così che il vice commissario Rizzo avverta una anziana donna di nome Assuntina che per vivere è costretta a vendere sigarette di contrabbando. Inoltre, nasconde in casa il ladro di quartiere Gennarino, costantemente alle prese con una famiglia composta da tante bocche da sfamare e l’incapacità di fare un vero furto.

Rizzo è un uomo rude ma al tempo stesso di gran cuore come la gran parte dei napoletani, ed è per questo che si ritrova anche a dare dei soldi a Peppino che puntualmente gli propone soffiate che puntualmente non trovano riscontro. Rizzo lo sa bene ma gli dà lo stesso qualche lira per aiutarlo a vivere. L’unica volta che Peppino dice la verità, Rizzo non gli darà credito e se ne pentirà. Un film che insomma sa divertire, appassionare e anche emozionare. Assolutamente da inserire nella propria cineteca personale. Casomai non l’abbiate mai visto vi consigliamo di guardarlo.

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