Dici Sandro Ghiani e, ancora oggi, immediatamente vengono alla mente divertenti scene che lo hanno visto protagonista in celebri commedie italiane. Ha lavorato al fianco di tanti personaggi famosi come Adriano Celentano, Lino Banfi e Renato Pozzetto. Un protagonista, però, messo da parte troppo presto. La sua carriera si è praticamente chiusa verso la fine degli anni ’90, quando non aveva ancora compiuto 50 anni.

Sandro Ghiani, la storia di un attore e scrittore italiano troppo presto accantonato dal cinema

Sandro Ghiani è nato a Carbonia, in Sardegna, l’8 novembre del 1953. I suoi primi anni di vita sono caratterizzati dagli studi in seminario a Tortona. In lui, però, nasce una forte passione verso il mondo dello spettacolo con tanto di prime esibizioni a livello amatoriale. Furono delle esperienze fugaci dalle quali, tuttavia, comprese che quello fosse il suo destino. La carriera sul grande schermo è iniziata grazie al regista Salvatore Samperi che, nel 1976, lo scelse per il film comico Sturmtruppen.

Una pellicola ricca di attori molto importanti come Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Lino Toffolo, Teo Teocoli, Massimo Boldi e tanti altri. Sandro Ghiani rivestiva un ruolo secondario, quello di una semplice recluta. Nel 1967 altri due i progetti: Von Buttiglione Sturmtruppenfuhrer diretto da Mino Guerrini e I peccati di una giovane moglie di campagna per la regia di Alfredo Rizzo. Dal 1979 in poi si focalizza principalmente sul genere commedia all’italiana con la partecipazione nel film Io zombo, tu zombi, lei zomba diretto da Nello Rossati e con Renzo Montagnani, Cochi Ponzoni, Nadia Cassini e Duilio del Prete.

Da questo momento in poi lo ritroviamo protagonista in molte pellicole nelle quali lo si apprezza in scene molto divertenti. In Mani di velluto di Castellano e Pipolo, veste i panni del barista che cerca di aiutare l’ingegnere Guido Quiller che ha perso momentaneamente la voce. Sarà lui a gestire il contatto telefonico per ottenere un aiuto economico ma viene arrestato e sospettato di essere il leader della banda dei sardi, dedita al rapimento delle persone.

Nel 1980 recita in Fico d’India e in Il bisbetico domato. Interpreta il povero benzinaio stressato dai cambiamenti di umore e di intenti di Elia (Adriano Celentano) e Lisa (Ornella Muti). Il momento magico di Sandro Ghiani con tanti altri progetti importanti: Mia moglie è una strega, Un sacco bello e Una vacanza bestiale. Altra interpretazione importante Ghiani la offre in Zucchero, miele e peperoncino per la regia di Sergio Martino. L’attore sardo per l’occasione veste i panni del siciliano Saruzzo, intenzionato a compromettere la bella Rosalia (Patrizia Garganese) per poterla sposare. La rapisce usando il taxi di Plinio ( Renato Pozzetto) ma il finale sarà ben diverso da come lo aveva immaginato.

L’attore oggi

Ci sono tante altre pellicole da ricordare della la carriera di Sandro Ghiani come Fracchia la belva umana, E’ forte un casino, Ricchi, ricchissimi praticamente in mutande, Sballato, gasato completamente fuso e Viuuulentemente mia. Nel 1985 è nel cast di Mezzo destro mezzo sinistro – 2 cacciatori nel pallone. Nella pellicola riveste i panni dell’estro e simpatico centrocampista Gonzalez, famoso non solo per le sue qualità tecniche. Inoltre, negli anni successi, recita nei film Soldati 365 all’alba, Ultrà di Ricky Tognazzi, Vacanze di Natale ’91. Piccolo grande amore di Carlo Vanzina, Vacanze di Natale ‘95 per la regia di Neri Parenti e tanti altri fino all’ultima pellicola del 2016 intitolata Ora non ricordo il nome. L’esperienza di quest’ultimo è fugace e di fatto la sua attività cinematografica si è conclusa nel 2000 con Zora la vampira dei Manetti Bros in cui è Cuccureddu.

Da qualche anno è sparito dai radar: l’attore si dedica alla produzione di diversi prodotti agroalimentari in provincia di Roma. Oggi ha 69 anni e non sembra avere rimpianti per la carriera passata ma si dispone propositivamente nei confronti del futuro, lontano, evidentemente, dai riflettori.

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