Napoli è da sempre patria di grandi artisti e soprattutto di attori di spessore. Tra i tanti talenti che si sono affacciati nel mondo dello spettacolo tra gli anni ‘70 e ‘80 c’è Benedetto Casillo. Molti probabilmente lo ricorderanno per le straordinarie collaborazioni con Luciano Di Crescenzo in Così parlò Bellavista ma anche in Il mistero di Bellavista e 32 dicembre. Un trittico di veri e propri capolavori nei quali Benedetto Casillo ha comunque interpretato personaggi importanti.

Infatti, in Così parlò Bellavista e Il mistero di Bellavista era Salvatore il vice sostituto portiere che praticamente metteva il naso in tutte le questioni dei condomini, soprattutto del professore Bellavista e del dottor Cazzaniga. Nel film 32 dicembre appare insieme a Sergio Solli nello splendido episodio intitolato Ypocrites. Lì deve vestire i panni di Salvatore Coppola e soprattutto di Antistene per assecondare le problematiche mentali del Cavalier San Filippo che nella sua lucida pazzia si crede a essere Socrate, celeberrimo filosofo dell’antica Grecia. 

La carriera di Benedetto Casillo


Benedetto Casillo è un attore nato a Napoli il 2 luglio del 1950 apprezzato per la sua arte teatrale ma anche per essere un ottimo cabarettista. I primi passi nel mondo dello spettacolo li muove formando il cosiddetto duo dei Sadici piangenti al fianco di un altro straordinario interprete come Renato Rutigliano purtroppo scomparso prematuramente il 27 dicembre del 2001.

Dopo essersi dedicato molto al teatro anche a livello amatoriale, consegue il diploma di geometra per poi intraprendere un percorso universitario iscrivendosi a Scienze politiche. Sarà proprio in questi primi anni che fa la conoscenza di Rutigliano fondando il famoso duo. Per una collaborazione che permette di avere enorme successo nel mondo del cabaret napoletano. Però l’attività cabarettistica non sembra dargli quella necessaria solidità economica. Per cui Benedetto Casillo svolge anche la professione di geometra occupandosi, tra le altre cose, anche di alcune questioni tecniche relative alla gestione del post terremoto del 1980 a Napoli.

Questa professione la lascia definitivamente nel 1985 ossia dopo i primi importanti impegni cinematografici. E soprattutto dopo il successo di Così parlò Bellavista uscito nelle sale nel 1984. L’esordio sul grande schermo però era già avvenuto nel 1981 con il regista Francesco Massaro con la pellicola Miracoloni nel quale Benedetto Casillo era uno dei principali protagonisti nel ruolo di San Gennaro. Per la cronaca nel cast c’erano tra gli altri anche Mauro Di Francesco, Francesco Salvi, Nadia Cassini, Bombolo, Simona Marchini, Sandro Ghiani, Umberto Smaila e tantissimi altri ancora tra cui Franco Oppini e Moana Pozzi.

Nello stesso anno entra nel cast di Lacrime napulitane celebre film ispirato all’omonima canzone. La regia è di Ciro Ippolito e nel cast c’è il grande Mario Merola affiancato da Angela Luce e Pupella Maggio. Benedetto Casillo era il portinaio Michele, evidentemente un ruolo che era nel suo destino. Sempre nel 1981 collabora con Enzo De Caro per la realizzazione del film commedia Prima che sia troppo presto. Nel cui cast c’erano Dalila Di Lazzaro, Isa Danieli e Vittorio Caprioli. Tra gli altri lavori in cui ha recitato ricordiamo Arrapaho, Via Lattea.. la prima a destra. Ed ancora: Si accettano miracoli, A Napoli non piove mai, Caccia al tesoro, Il giorno più bello del mondo e Qui rido io.

Che fine ha fatto

L’attore è stato impegnato gli scorsi mesi nel Teatro Totò nella commedia cult di Samy Fayad. Una storia di antipatia reciproca tra dirimpettai di un condominio di Napoli. Lo spettacolo è stato “Il settimo si riposò”. Inoltre l’attore, oggi 72enne, scrive quotidianamente per Roma, tenendo una rubrica satirica con pubblicazione settimanale: ogni domenica c’è un suo pezzo sul giornale.

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