Un appuntamento fisso della vigilia di Natale sulle frequenze televisive di casa Mediaset è rappresentato dalla messa in onda del film Una poltrona per due. Una commedia diretta da John Landis nel 1983 e con grandi protagonisti Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis e ormai diventata tradizione italiana. Un film che praticamente conosce chiunque, capace di donare la necessaria allegria e leggerezza che è tipica del periodo natalizio. Di pellicole di questo genere ne sono state prodotte anche e soprattutto in Italia con particolare riferimento al capolavoro di Mario Monicelli, Parenti serpenti.
Parenti serpenti, il capolavoro natalizio di Mario Monicelli
Il talento di Mario Monicelli nel 1992 ha regalato al pubblico italiano diversi capolavori come Il marchese del Grillo, Amici miei, L’Armata Brancaleone, I soliti ignoti, Un borghese piccolo piccolo, La grande guerra e Parenti serpenti. Quest’ultimo film può essere tranquillamente visto come l’alter ego di Una poltrona per due. Una pellicola di genere commedia con un grande fondo di amarezza che in effetti racconta quello che accade all’interno della famiglia durante il periodo natalizio.
Nel cast tanti volti noti tra cui Marina Confalone, Alessandro Haber, Monica Scattini, Paolo Panelli, Cinzia Leone e tanti altri. La trama è ambientata a Sulmona con il classico appuntamento natalizio in cui, come ogni anno, nella casa degli anziani genitori si riuniscono tutti e quattro i figli con le rispettive famiglie. I genitori hanno fatto tanti sacrifici per loro riuscendo a superare periodi davvero difficili ma da parte dei figli c’è tutt’altro che riconoscenza. La vigilia natalizia si sviluppa come sempre ossia con il lungo cenone a base di pietanze tradizionali, tombolata in famiglia, messa di mezzanotte in chiesa e quindi scambio di regali.
La vera indole dei parenti
Sembra una vigilia di Natale come le altre per questa famiglia di Sulmona ma tutto cambia quando la vecchia mamma di nome Trieste decide di mettere al corrente i propri quattro figli di quello che ha deciso con il proprio marito. In pratica i due genitori in ragione dell’avanzare dell’età e delle problematiche relative di salute, vogliono andare a vivere con uno dei quattro figli. I genitori lasciano che siano i figli stessi a decidere chi tra loro dovrà accoglierli in casa.
Nonostante i genitori facciano presente della possibilità di poter utilizzare metà della loro pensione e soprattutto di avere in eredità la casa Sulmona, i figli iniziano a litigare pesantemente tra di loro. Alla fine dopo infinite discussioni arrivano a una drammatica decisione: fingere una perdita della stufa a gas che loro stessi avevano regalato ai genitori per far saltare tutto in aria e ucciderli. Monicelli ha saputo dipingere un quadro purtroppo realistico che sempre di più si palesa nelle famiglie italiane con genitori che non vengono accuditi dai figli e magari lasciati da soli in ospizi e RSA.
