In una recente intervista Carlo Verdone ricorda le emozioni provate a un concerto dei Police nei primi anni Ottanta a Roma quando a un certo punto tutto il pubblico ha invocato il suo nome.

Carlo Verdone è uno degli attori più rappresentativi del cinema italiano soprattutto per le tante proposte cinematografiche realizzate negli anni 80 con pellicole che hanno riscontro un enorme successo di pubblico. L’esordio è avvenuto sul grande schermo nel 1980 quando scrive e dirige il film Un sacco bello che peraltro lo vede come principale protagonista nei panni di diversi personaggi diventati iconici come don Alfio, Enzo, Ruggero Brega o Leo Nuvolone.

Poi l’attore è riuscito a proporre altre due pellicole di grande seguito come Bianco rosso e Verdone e Borotalco ottenendo la consacrazione a livello nazionale. In queste pellicole ha portato in scena tanti altri personaggi che lo hanno reso celebre come Sergio Benvenuti, il famoso venditore porta a porta che proponeva raccolte musicali oppure il fantomatico Furio di Bianco rosso e Verdone particolarmente preciso e petulante. È uno degli artisti che ha saputo, in quel periodo soprattutto, portare tutta la sua attività nell’ambito del cabaret sul grande schermo con pellicole che hanno soddisfatte le aspettative del pubblico.

Il concerto dei Police

Nonostante agli inizi degli anni ’80 ai botteghini puntualmente le sue pellicole riuscissero a ottenere i migliori riscontri in termini di incassi e di numero di spettatori, Carlo Verdone ha avuto la percezione di quello che stava accadendo e del grande successo che stava ottenendo soltanto con un episodio quanto mai significativo. Verdone da sempre è un grande appassionato di musica e soprattutto un fan dei Police.

Nei primi anni Ottanta era in programma nel Palazzetto dello sport romano una performance della band britannica capitanata da Sting e, come qualsiasi altro fan, l’attore decise di acquistare i biglietti. A quell’evento Verdone partecipò come un semplice spettatore accompagnato dall’amico di sempre Franco. Per lui quella serata è rimasta quasi leggendaria per le straordinarie emozioni provate. A sorpresa, una volta entrato in un Palazzo dello sport stracolmo di fan pronti ad inneggiare alla band, si rese conto che il suo ingresso non passò inosservato.

Erano pochi anni che il suo volto campeggiava in TV e al cinema ma già tutti lo conoscevano tant’è che i circa 18.000 presenti iniziarono ad intonare un coro dedicato proprio allo stesso Verdone. In una recente intervista ha raccontato di questa emozione e di come anche lui inizialmente stesse partecipando al coro convinto che si trattasse di un modo per incentivare la band ad iniziare quanto prima l’atteso concerto. In realtà tutti i presenti stavano urlando a squarcia gola il suo nome.

Era un attestato di grande affetto e soprattutto in quel momento Verdone ha capito che con il film Borotalco aveva decisamente conquistato il pubblico. Ha provato un’emozione incredibile che ancora oggi ricorda con grande soddisfazione.

Continua a leggere su Chronist.it