Edoardo Pesce e Alessandro Roja come Bud Spencer e Terence Hill in “Altrimenti ci arrabbiamo“, ma del 2022. Lo scorso 23 marzo è uscito al cinema il reboot (“non è un remake“, ci hanno sempre precisato a dire gli addetti ai lavori) dell’immortale film del 1974. Sebbene la pellicola non voglia porsi su questo piano, inevitabilmente apre a dei paragoni immediati che scattano spontaneamente nella mente dei fan appassionati del capolavoro di 48 anni fa, ancora oggi al 14° posto i più visti nelle sale, campionissimo di incassi al botteghino. Ma nessuno, nel cast e tra gli addetti ai lavori, ha mai pensato, in un solo giorno di riprese, di emulare un intoccabile della cinematografia.

Il film è un omaggio” è stata la frase più ricorrente. Anche se Christian De Sica ha specificato in un’intervista al Corriere dello Sport che il vero omaggio è più per “quel tipo di cinema degli anni Ottanta“. Un periodo di “gioia, spensieratezza e serenità“. Alessandro Roja: “Per me Bud e Terence rappresentano un periodo. Quello della spensieratezza. È la peculiarità di quel film e anche del nostro, che vuole portare un divertimento spensierato e coinvolgimento dal punto di vista dell’intrattenimento. Io vedevo i loro film e passavo un’oretta e mezza sentendomi coccolato. Ci siamo divertiti tantissimo e nel risultato finale credo che si veda“.

De Sica sul reboot di “Altrimenti ci arrabbiamo”, del 2022: “A me è piaciuto forse più di quelli di una volta

Altrimenti ci arrabbiamo, del 2022: la trama

Nel reboot troviamo Carezza (Edoardo Pesce, Bud) e Sorriso (Alessandro Roja, Terence) cresciuti come fratelli ma allontanatisi da anni a causa di un litigio. Metteranno da parte antichi rancori per recuperare la mitica auto Dune Buggy dall’avido Torsillo, speculatore edilizio senza scrupoli interpretato da De Sica. “Io ho fatto il cattivo per la prima volta nella mia vita. Devo dire che questo film mi è piaciuto molto, forse più di quelli di una volta“, azzardava un ottimista Christian De Sica prima dell’uscita nelle sale. L’importante è divertirsi e se è davvero ciò che conta, Christian ha già vinto: “Mi sono divertito già dopo aver letto la sceneggiatura perché di solito sono molto critico“.

Le critiche

Vedi anche: Altrimenti ci arrabbiamo, il trailer ufficiale del film. L’idea sarà apprezzata dagli appassionati?

La prima controversia, secondo la critica, la troviamo già nella consistenza del film: è un reboot, un omaggio alla storica coppia comica, tuttavia “Altrimenti ci arrabbiamo“, del 2022, si presenta con tutti gli aspetti di un remake. Lo si nota dal filone narrativo piuttosto parallelo a quello del film originale del 1974 sebbene, data scena iniziale del film, potremmo parlare di un sequel. “Altrimenti ci arrabbiamo” non è da bocciare secondo la critica e ci sono delle sequenze interessanti, tuttavia non tutti gli attori sono al loro massimo.

Sicuramente convincente Christian De Sica nei panni del villain e buona l’interpretazione di Edoardo Pesce. Quest’ultimo però non è accompagnato benissimo da un Alessandro Roja insolitamente fuori dalla parte nonostante la palese dedizione e l’impegno. Avvolta dalle critiche anche l’interpretazione di Alessandra Mastronardi, anche lei una sorpresa in negativo. A stonare è il suo accento, a volte più marcato, altre praticamente inesistente. Il film degli YouNuts!, Antonio Usbergo e Niccolò Celaia, duo specializzato in videoclip musicali, non ha fatto presa sul pubblico e l’incasso al botteghino parla da sé. A reinterpretare il celebre brano “Dune Buggy” è Federico Zampaglione.

Sui social: “Non fatelo mai più altrimenti ci arrabbiamo noi!

Sui social i fan si sono scatenati in questi mesi, bocciando la pellicola a prescindere. C’è chi non si è lasciato influenzare dall'”influenzabile” e ha scelto di guardare prima “Altrimenti ci arrabbiamo“, del 2022. Non ci sono parole di soddisfazione a parte qualche sporadica menzione di apprezzamento verso alcune sequenze e recitazioni. Tuttavia è innegabile che il film sia stato marchiato ancora prima di essere proposto: “Non sarà mai come l’originale!“, si tuonava già sui social alla sola distribuzione del trailer. Non tutti ci sono andati pesanti, ma anche chi ha scelto la via della “dolcezza” nella comunicazione non ha comunque lasciato speranze al film: “Mi dispiace, ma loro sono insostituibili“. Quindi forse no, Bud e Terence non si possono sostituire, ciò non toglie che Roja, Pesce, De Sica, Mastronardi e gli YouNuts! siano professionisti esemplari che hanno già dimostrato il talento ma, almeno secondo la critica e la vox populi, il film del 1974 è inimitabile.