A oltre 40 anni dall’uscita nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, il film “Laguna Blu”, del 1980, continua a destare scalpore in seguito alle accuse di sfruttamento sessuale rilasciate dall’attrice Brooke Shields nel documentario “Pretty Baby”.

“Laguna blu” narra la storia di due giovani ragazzi interpretati da un’appena quattordicenne Brooke Shields e da un poco più grande Christopher Atkins che naufragati su un’isola deserta, scoprono a poco a poco la sessualità divenendo lentamente adulti.
La pellicola, che ebbe un successo straordinario, incentivò addirittura il turismo verso le mete esotiche mostrate ma scatenò anche numerose polemiche per via delle varie scene di nudo presenti nel film, colpevole, secondo le accuse, di promuovere la pornografia infantile. Nonostante il regista Randal Kleiser si difese dalle accuse infamanti, spiegando che per le scene “intime” vennero usate delle controfigure, il film fu vietato ai minori di quattordici anni.

A distanza di oltre 40 anni, l’attrice e modella protagonista della pellicola, Brooke Shields, nel documentario “Pratty Baby” uscito a gennaio 2023 e che racconta la sua vita da baby star, è tornata a parlare di “Laguna blu”. Nello specifico la donna ha accusato il regista del film Randal Kleiser di aver “voluto vendere il mio risveglio sessuale. L’ironia stava nel fatto che non avevo nessuna consapevolezza della mia sessualità».

Inoltre, l’attrice ha parlato di uno stupro subito quando era appena ventenne e in cerca di rilancio a Hollywood. Accettò un incontro in un albergo con un uomo, convinta di poter discutere di lavoro. Non andò così: “Avevo paura di soffocare o qualcosa del genere. Non ho lottato molto, ero assolutamente congelata. Pensavo che il mio no dovesse essere sufficiente. E pensai solo: Cerca di sopravvivere e venirne fuori”.

L’attrice ha recentemente svelato che dopo il documentario, Rendal Kleiser ha provato a mettersi in contatto con lei

Proprio qualche giorno fa, invece, protagonista di una puntata del varietà “The Drew Barrymore Show”, Brooke Shields ha rivelato che il regista di “Laguna Blu”, Randal Kleiser, ha provato a contattarla successivamente all’uscita del documentario: «Ho visto il suo nome apparire sul mio telefono e non sapevo cosa fare, così ho deciso di lasciar fare alla segreteria telefonica. Volevo capire qual era il suo tono. Non so di cosa volesse parlare, ma non volevo riportare a galla nulla».

Continua a leggere su Chronist.it