Il mondo del cinema piangeva la scomparsa di Ivano Marescotti lo scorso 26 marzo 2023, il 3 febbraio 2024 (oggi) avrebbe compiuto 78 anni: l’attore è morto dopo una lunga e complessa malattia. Aveva compiuto 77 anni proprio il mese precedente. Il suo cuore si è fermato all’ospedale Civile di Ravenna, dove era ricoverato proprio per la sua malattia.

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Ivano Marescotti: malattia prima moglie, seconda moglie figlia, carriera

Nato il 4 febbraio 1946 a Certaldo, in provincia di Firenze, Marescotti ha vissuto un’infanzia difficile, caratterizzata da povertà e sacrifici, ma anche dalla passione per il teatro.

Diplomatosi al liceo artistico Nervi-Severini di Ravenna, ha lavorato all’ufficio urbanista del Comune della città per poi lanciarsi, a 30 anni, nel mondo della recitazione. Prima il teatro, lavorando con Leo De Bernardinis, Mario Martone, Giorgio Albertazzi tra gli altri, poi il cinema, dove ha debuttato nel 1989.

Tra film e fiction, in Italia e all’estero, Ivano aveva collezionato circa 130 lavori. Lo ricordiamo come il dottor Randazzo in “Johnny Stecchino” e il leghista suocero di Checco Zalone in “Cado dalle Nubi”. Ha preso parte anche ad altri film di commedia come i cinepanettoni, mantenendo sempre la gimmick di un uomo duro, burbero, tutto d’un pezzo.

Ivano Mariscotti ha preso parte anche a film di produzioni internazionali di grandissimo successo come “Il talento di Mr. Ripley” o “Hannibal”.

L’attore era sposato con Erika Leonelli, ex allieva. Si sono uniti in matrimonio lo scorso 26 marzo 2023 nei locali dell’Ecomuseo delle erbe palustri. Fu un matrimonio particolare, celebrato interamente in dialetto romagnolo. Prima ancora, l’attore veniva da altri due matrimoni. Il primogenito Mattia morì nel 2009 a causa di un tumore. Il figlio riuscì a renderlo nonno di Leonardo, oggi ventenne. Dal secondo matrimonio con Ifgenia Faye Kanarà nacque Iliade, anche lei oggi ventenne.

Da un’estratto della sua autobiografia, ecco cosa disse sulla morte del figlio:

“Ciao Mattia, ci vediamo domani, ciao. Aprì gli occhi. Le labbra accennarono un movimento, ma non ne uscì nulla. Non stetti a insistere e lui si riassopì. Uscendo dalla stanza lo guardai, disteso sul letto, fra altri due malati. Pensai che quell’immagine sarebbe stata probabilmente l’ultima di lui vivo”.

In merito alla sua carriera, tutto ebbe inizio per caso:

“Un giorno un amico attore mi chiese di sostituirlo in uno spettacolo. Disse: non sei un professionista, se toppi non succede niente. Il regista era Maurizio Roversi che mi prese al volo. Ho debuttato senza aver mai fatto nemmeno una prova nella vita. Poi però ho fatto una gavetta durissima. Prima che Albertazzi mi notasse e mi prendesse per una tournée di 5 mesi, ero quasi ridotto a fare il barbone. Mangiavo panini e dormivo in un sacco a pelo, senza una casa. Ma non ho desistito. Tanti hanno mollato, bisogna pur vivere”.

Il ritiro dalle scene

Attraverso un post pubblicato su Facebook il 10 febbraio 2022, l’attore annunciò il ritiro dalle scene per dedicarsi in maniera totale al Teatro Accademia Marescotti, la sua scuola di teatro a Ravenna.

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