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Titanic, lo studio scientifico conferma che Jack non poteva salire sulla zattera e sopravvivere

Il regista di Titanic, James Cameron, ha commissionato uno studio scientifico per accertarsi se effettivamente Jack poteva o non poteva essere salvato salendo sulla zattera dove era Rose. “Abbiamo commissionato uno studio scientifico per chiudere definitivamente la questione e metterci l’anima in pace, noi e i fan”, ha rilevato il regista in un’intervista al Toronto Sun. Cameron ha confidato che sono ben 25 anni che riceve polemiche sul finale dai tantissimi fan del film.

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Titanic, storia vera e il film: lo studio scientifico del registra James Cameron e le conclusioni ad oggi; vittime, nave RMS Titanic, sopravvissuti, naufragio

Cameron ha detto più volte di essere letteralmente perseguitato dalle persone per la vicenda e per questo ha commissionato uno studio scientifico. L’analisi forense è stata fatta da un esperto di ipotermia. “Abbiamo usato due persone che avessero la stessa massa corporea di Kate Winslet e Leonardo Di Caprio, abbiamo messo loro dei sensori sul corpo e li abbiamo messi nell’acqua ghiacciata ricostruendo la situazione. Abbiamo poi provato diverse modalità, ottenendo sempre lo stesso risultato: Rose e Jack non potevano sopravvivere entrambi.”

Il prossimo Febbraio, nel week end di San Valentino, uscirà nei cinema americani ed internazionali uno speciale su Titanic dove sarà inclusa anche questa analisi forense e il parere dell’esperto di ipotermia che l’ha condotta. Nel 2019, il regista alla BBC aveva definito stupida tutta la questione dietro questa vicenda facendo molte volte il paragone con Romeo e Giulietta. “Il film parla di amore, sacrificio, mortalità, l’amore è misurato proprio dal sacrificio.”

Dopo 25 anni, la vicenda si è davvero conclusa e i fan si rassegneranno finalmente al triste destino del povero protagonista? Ai posteri l’ardua sentenza.

L’RMS Titanic era un transatlantico britannico mastodontico che si presentava come una grande novità nell’aprile del 1912, quando iniziò il primo e ultimo viaggio. La tragedia si verificò il 14 aprile intorno alle ore 23.40, quando la nave si schiantò contro un iceberg, impatto che provocò l’apertura di falle sotto la linea di galleggiamento.

L’incidente provocò l’allagamento della nave e in 2 ore e 40 minuti la stessa s’inabissò, spezzandosi in due tronconi. Nel naufragio morirono 1.518 persone, inclusi i membri dell’equipaggio. I sopravvissuti furono 705.

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