Muore a 81 anni Wolfgang Petersen. Il regista si è spento a causa di un cancro al pancreas. Lascia un figlio e la moglie Maria-Antoinette che lo ha assistito sino all’ultimo, vedendolo morire tra le braccia. La coppia era sposata da 50 anni. A darne il triste annuncio è stata la sua stessa, casa di produzione.
Il regista aveva diretto anche: il film in lingua tedesca “U-Boot 96“, del 1980; “Air Force One“, del 1997; “La tempesta perfetta“, del 2000; “Troy“, del 2004. Nel 1984 diresse e sceneggiò il celebre film cult degli anni Ottanta, “La storia infinita“.
Chi era Wolfgang Petersen, vita privata, moglie, figli
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Wolfgang, nato a Emden, una città extracircondariale della Bassa Sassonia, in Germania, capoluogo della regione della Frisia orientale, non era solo regista ma anche sceneggiatore. Già ai tempi delle scuole superiori realizzava cortometraggi.
Dopo aver lavorato come assistente alla regia, aver studiato recitazione e seguito corsi di storia del teatro, riuscì a realizzare numerosi film per il piccolo schermo. Tra i lavori per la Tv anche alcune puntate della serie di telefilm Tatort.
Il primo lungometraggio sul grande schermo è stato “One or the Other of Us“, titolo originale “Einer von uns beiden“. Si tratta di un giallo che lo fece emergere a tal punto che gli venne offerta la mega produzione di U-Boot 96.
Da lì cominciò tutto e il regista e sceneggiatore emerse a livello internazionale con “La storia infinita“, mastodontica produzione tedesca costosissima (all’epoca la più dispendiosa del dopoguerra).
Nel 1985 realizzò “Il mio nemico“, primo film interamente americano. Proprio negli Stati Uniti proseguì la sua carriera dilettandosi in più generi: dalla guerra al fantasy passando per il thriller e i film d’azione, come abbiamo visto.
Wolfgang Petersen si è sposato due volte. La prima volta con l’attrice Ursula Sieg, dalla cui relazione nacque Daniel nel 1968. Nel 1978 la coppia divorziò e il regista sposò l’assistente Maria-Antoinette Borgel. I due si erano conosciuti sul set di “Smog” nel 1973.