Da alcuni giorni sta circolando la notizia secondo cui Enrico Mantoan sarebbe Fleximan, l’antieroe che ha distrutto 5 autovelox in provincia di Rovigo. L’uomo, 42 anni, operaio ed ex militante di Forza Nuova, per la prima volta ha rotto il silenzio e rilasciato un’intervista a Libero.

Enrico Mantoan: parla il presunto Fleximan

Enrico Mantoan, il presunto Fleximan, ha rivelato che in pochi giorni la sua vita sembra essere totalmente cambiata. “Dopo la diffusione delle mie foto sui giornali e alla tivù, molti mi riconoscono al bar e per strada, mi fotografano, mi chiedono addirittura un selfie. Mi hanno chiesto di partecipare a trasmissioni televisive, mi vogliono in radio, mi inseguono per intervistarmi. Mi sembra tutto così irreale e strano. Stanno semplicemente facendo delle indagini e io sono semplicemente indagato, nulla di più”.

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Il presunto attacco da sinistra, la perquisizione e gli autovelox

Tuttavia, non tutti guardano a Enrico Mantoan, il presunto Fleximan, con ammirazione. Tanto che il 42enne è stato costretto a cambiare casa. “È il modus operandi di fare informazione da parte della sinistra, è il prezzo che si subisce quando sei di destra. Per la stampa di sinistra sono un criminale, un bandito. Poco gli importa del fatto che io sia semplicemente un indagato. Per loro, evidentemente, io già merito una condanna per il solo fatto di essere dalla parte sbagliata”.

Infine, l’uomo conclude parlando della perquisizione subita e dell’utilità degli autovelox. “I carabinieri sono stati gentili e mi hanno chiesto di consegnare il cellulare. Hanno sequestrato un cellulare e due tablet. Sui giornali e in televisione sono state dette tante inesattezze e falsità. Nessun sequestro di attrezzi o arnesi. Alcuni giornali hanno persino parlato di una mia confessione, ma è assolutamente falso. Gli autovelox? Nella maggior parte dei casi sono utilizzati unicamente per fare cassa, non certo per tutelare la sicurezza. Se l’obiettivo fosse realmente la sicurezza, i Comuni si impegnerebbero in primis nella manutenzione delle strade”.

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