Elon Musk si droga, la conferma arriva dal diretto interessato: “Dal punto di vista degli investitori, è meglio che continui a farlo. Lavoro 16 ore al giorno”

Il Wall Street Journal ci vide lungo quando non molto tempo fa parlava di un allarme attorno a Elon Musk: il magnate patron della Tesla si droga e fa uso quotidiano di ketamina. Lo avevano detto i suoi manager, che, secondo fonti interne, ci sarebbero grandi preoccupazioni per gli affari. Emersero i festini non proprio sobri di Musk e l’abitudine ad accompagnare anche droghe leggere alla ketamina, come la marijuana. Tutte quelle voci sono state confermate dal diretto interessato, che ha parlato di “miglior interesse degli investitori” dietro a queste sue scelte.

Che derivano sempre e comunque da una prescrizione medica. Alla Cnn, Elon ha parlato di “esecuzione” come elemento cardine sul quale si fonda, si basa e si caratterizza Wall Street. Dinanzi a questo, “dal punto di vista degli investitori, se sto prendendo qualcosa dovrei continuare a farlo”. Quando erano già emerse con insistenza le voci sui “vizietti” del magnate, lo stesso Musk diceva: “Ci sono dei momenti in cui nel mio cervello c’è uno stato chimico negativo simile alla depressione”. Quindi oggi l’utilizzo della ketamina, a suo dire, “mi aiuta a uscire dalla negatività”.

Il magnate e la ketamina: cos’è e quali sono i rischi?

Nel suo caso, non si parla di abusi secondo la sua personalissima teoria: “Lavoro 16 ore al giorno e non ci sono situazioni in cui posso permettermi di essere fuori gioco”. Chi segue da vicino il milardario patron di Tesla e Space X sa bene che su X (ex Twitter), Elon Musk ha più volte parlato di questa sua dipendenza. Ma cos’è la ketamina? Assumerla quotidianamente e nelle dosi di Musk siamo sicuri che non faccia male? Il messaggio lanciato dal magnate è pericolosissimo, quindi cerchiamo di fare chiarezza.

La ketamina fu sintetizzata nel 1962 come farmato anestetico e antidolorifico, ancora oggi viene utilizzata per gli stessi motivi, e per la medicina e per la veterinaria. Secondo recenti studi, viene indicata come un farmaco “efficace contro le forme di depressione che non corrispondono alle terapie tradizionali”. Attenzione, però, tutto ciò vale a condizione che vi sia una prescrizione e un controllo medico frequente. Assunta con importanti dosaggi, la ketamina porta il paziente ad avere effetti psichedelici avendo tra i sintomi il “dissociamento” del soggetto. Non solo con il mondo circostante, ma anche con sé stesso.

Il modo in cui agisce la sostanza è infatti ritenuto “dissociativo”. L’anestetico dissociativo agisce dando la netta sensazione di scindere corpo e mente. Negli anni Settanta era ritenuta la droga più utilizzata per il cosiddetto “sballo”, molto in voga nei rave party. Piuttosto comune per i suoi effetti e il basso costo per reperirla, allora come oggi, se assunta in dosi massicce e senza controllo medico può portare a sintomi spaventosi. Giustappunto, come il netto distacco dalla realtà: ecco perché non è mai positivo superare il dosaggio minimo. In caso di personalità fragili, c’è il rischio di cadere in psicosi vere e proprie. L’utilizzo continuo, proprio come fa il magnate, porta il soggetto ad altri disturbi fisici che influenzano le abitudini quotidiane, come la difficoltà a digerire, urinare e agisce anche sulla memoria, danneggiandola gradualmente e irreversibilmente.

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