Mentre la ragazza licenziata dalla società ha abbandonato la città e si è tolta dai social, “il calciatore è tranquillissimo”: i fatti ad oggi

La ragazza licenziata dalla Roma dopo lo scandalo del video hard ha abbandonato la Capitale e pare si sia tolta da tutti i social. Il filmato rubato dal calciatore della Primavera della squadra giallorossa ha portato al licenziamento in tronco della donna e del suo compagno, anch’egli stipendiato dalla società fino a poche ore fa. Al momento fa discutere la differenza netta di trattamento, che prosegue nel tracciamento di una linea già ben nota in vicende simili. I cosiddetti “due pesi e due misure” che vengono a galla e dei quali si dicono scontente anche molte tifose intervistate ai margini della partita di ieri della Roma contro il Sassuolo, presso lo stadio Olimpico di Roma.

Mentre la giovane ha perso il lavoro insieme al suo compagno e si è vista costretta a cancellarsi dai social, come scrive il Corriere della Sera, il giocatore viene definito “tranquillissimo” dal suo procuratore, “anche se attaccato senza motivo”, come dichiarato recentemente. La donna si è comunque espressa attraverso il proprio legale Francesco Bronzini e si è definita “amareggiata ed intimorita”, specialmente dinanzi al rigido comunicato della società capitolina. Un attacco “durissimo” nei confronti “di una persona vittima di una grave violazione della privacy”.

Cosa succederà al baby calciatore della Roma?

Nella nota societaria c’è stato anche un riferimento specifico al contenuto del video. In particolare a quando la donna, nei dialoghi intimi con il compagno, lo esortava ad assumerla. Tuttavia, ora che la questione è mediatica, la vittima ha trovato il coraggio di procedere per vie legali, come riportato dal quotidiano del Corriere. Il dito è puntato contro il calciatore che le ha rubato lo smartphone e ha diffuso il video. L’agente del giocatore sostiene che, oltre al suo assistito, ci sarebbero “altri quaranta ragazzini” nella “stessa barca”, uno dei motivi che lo rendono “tranquillissimo”. Ed ancora: “Non si butta nella foresta un ragazzino 18enne che non ha fatto niente”.

Adesso la palla passa alla Procura Figc, in attesa che l’indagine si avvii. Oggi sarebbe stata ascoltata la vittima della vicenda. Nel frattempo la Federcalcio spera di concludere tutte le audizioni in programma al termine della settimana. Tra le figure e persone ascoltate, ovviamente anche il giocatore della Primavera accusato della diffusione delle immagini, il cui nome resta ancora in grandissimo segreto, e i vertici del club giallorosso. Al baby calciatore potrebbe venire contestato l’articolo 4 del codice di giustizia sportiva, alla Roma la responsabilità oggettiva. Nella fattispecie, il Primavera della Roma avrebbe violato l’articolo inerente il rispetto di principi, quali la leatà, la correttezza e la probità.

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