Roberta Rei delle Iene ha racconta l’assurda storia del cane Gustavo e del suo padrone Antonio che lo ha creduto morto per 6 anni
Se siete amanti dei cani o di qualsiasi altro animale a quattro zampe, non fermatevi qui, e continuate a leggere le prossime righe, per conoscere l’assurda storia che Roberta Rei de Le Iene ha raccontato nella puntata dello show di Italia 1 andato in onda il 13 febbraio e che riguarda un cane, Gustavo, e del suo padrone Antonio che lo ha creduto morto per ben 6 anni.
Antonio non vede Gustavo da più di sei anni, dal lontano 2017, quando lo affidò a una vicina di casa per assentarsi da casa per motivi professionali. Il suo lavoro nell’alta moda, infatti, lo aveva costretto a star via per diversi giorni.
La sua vicina di casa, dunque, si offre di accudire Gustavo durante i viaggi di lavoro di Antonio. Lei, una persona molto educata e gentile, ama i cani e ha un lavoro di tutto rispetto in Vaticano. Per cui Antonio si sente subito più sereno ad affidare il suo Gustavo alla vicina che, tra l’altro, non vuole essere mai pagata. Un giorno, però, accade qualcosa di sconvolgente.
È il 6 novembre del 2017 e Gustavo, come detto, ha sei anni. “Io ero a Parigi e stavo aspettando la coincidenza che mi avrebbe portato a Roma.” Afferma Antonio. “Chiamo questa persona perché dovevo riprendermi Gustavo. E lei, in quel momento, al telefono mi dice che Gustavo non c’era più. Che era morto.” Secondo il suo racconto, la vicina e dog sitter era andata a Villa Panfili due settimane prima senza guinzaglio e sembra che Gustavo avesse iniziato a giocare con un altro cane, un molosso. Il quale pare che abbia preso Gustavo per il collo e lo abbia ucciso a morsi.
Insomma, secondo la testimonianza della donna, il cane è deceduto. Come mai, però, in due settimane lei non ha sentito la necessità di chiamare Antonio per avvisarlo dell’accaduto? L’uomo è sbalordito e scioccato. Non sa cosa dire. “Io ti ho dato un cane vivo e tu non me lo stai ridando neanche morto!” Replica Antonio per telefono. La risposta della donna è sconclusionata. Afferma di essersi sentita male e di essersi allontanata con un’amica dal luogo dell’aggressione e una volta tornata il corpo del cane non c’era più. “Lo avrà preso il padrone dell’altro cane e buttato in un cassonetto.” È la spiegazione della vicina. Così Antonio le dice: “Ma almeno hai fatto una denuncia?” La donna risponde che non “credevo fosse necessaria in una circostanza del genere”.
Antonio è sotto choc. Non riesce a credere alla versione della donna. Torna nel parco per trovare qualche traccia dell’aggressione o qualche testimone che ha assistito a un episodio così atroce. Niente da fare. Così si reca dai carabinieri per fare una denuncia.
In realtà un testimone c’è: l’amica della vicina di casa. Che, tuttavia, secondo quest’ultima, non vuole parlare con Antonio perché crede che lui non abbia mai voluto bene al cane. Che non sia altro che un padrone superficiale. Intanto la Procura di Roma archivia il caso ma Antonio non si dà pace. Specialmente ripensando a un dettaglio avvenuto due mesi prima della scomparsa di Gustavo, in cui la vicina gli aveva chiesto di tenere il cane ancora un po’. “Era un periodo in cui stava molto male perché aveva vissuto tutta la malattia del padre e anche i suoi due cani erano morti. Quindi l’attaccamento per il mio cane era diventato quasi morboso. In pratica Gustavo era stata l’unica cosa che la faceva alzare dal letto ogni giorno.” Così Antonio lo lascia ancora con la vicina, con la promessa, però, di riprenderlo dopo due settimane.
Poco dopo aver comunicato della morte di Gustavo, la vicina di casa trasloca e Antonio si trasferisce a Milano per lavoro. Le strade dei due sembrano inesorabilmente separarsi. Per sempre. Fino a quest’estate, in cui avviene un vero e proprio colpo di scena. Uno di quelli che normalmente si vedono nei film, di certo non nella vita di tutti i giorni. Dopo ben sei anni dalla presunta morte del suo cane, Antonio riceve un messaggio da un’altra sua ex vicina di casa. “Voleva dirmi che quella mattina suo marito era in giro e aveva riconosciuto il mio cane.”
Così Roberta Rei e le telecamere de Le Iene si mettono sulle tracce di Gustavo interrogando possibili testimoni nei vari luoghi dove il cane era stato avvistato l’estate. La titolare di un negozio di animali confessa di aver servito la vicina ma di non aver visto il cane. Chiedono, dunque, alla proprietaria di un bar vicino che riconosce la signora in foto e conferma l’aggressione al parco. Secondo la barista, la vicina di casa avrebbe anche fatto curare il cane dalle ferite riportate. E conferma anche un dettaglio importantissimo: Gustavo è ancora vivo. “So che è vivo e che ce l’ha lei.”
A convalidare lo sconvolgente dettaglio è anche un’inquilina del palazzo dove risiede l’ex vicina. Perciò Antonio decide di prendere il primo treno per Roma e verificare di persona. Insieme alla sua amica Sveva si apposta davanti all’abitazione dell’ex vicina, in zona San Pietro. La donna esce dal portone con un cane al guinzaglio e Antonio lo riconosce: “Era proprio lui”, dice. Per non farsi riconoscere manda Sveva a seguirla per accertarsi che sia a tutti gli effetti il suo cane. Fingendo di essere una passante, l’amica si avvicina alla donna con il cane al guinzaglio mostrando interesse.
In un primo momento l’ex vicina di casa si mostra lusingata per i complimenti rivolti al quadrupede, che ha chiamato Fritz, ma quando Sveva confessa di essere un’amica di Antonio, la donna accelera il passo cercando di seminarla. Sveva, tuttavia, riesce a scattare alcune foto che poi mostra ad Antonio, il quale riconosce, nonostante i sei anni passati, alcuni tratti distintivi del cagnolino. Come le macchie alle zampette e una all’altezza dello sterno.
I due aspettano tutto il giorno fuori casa dell’ex vicina. Che non fa più ritorno a casa. “Mi sono fermato a Roma per una settimana ma del cane e di lei non c’è stata più nessuna traccia. Quindi sono tornato nella stessa stazione dei carabinieri dove avevo fatto la denuncia sei anni prima spiegando che avevo ritrovato il cane.” Ma da agosto fino ad oggi Gustavo sembra scomparso un’altra volta.
“Vorrei che il cane mi vedesse per capire quale sarebbe la sua reazione. Anche perché ha dodici anni e non so nemmeno quanto gli sia rimasto da vivere. Magari mi faccio gli ultimi anni con lui, non lo so.” Conclude Antonio con le lacrime che gli solcano il viso. La voce è tremante. Gustavo, prima che Antonio si assentasse per lavoro, era sempre con il suo padrone. Non riuscivano a separarsi un attimo, da quando l’uomo lo andò a prendere cucciolo da un contadino.
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L’inviata de Le Iene non si dà per vinta e, così, decide di avvicinare l’ex dog sitter, chiedendole spiegazioni sull’accaduto. “Ascolta, io quello che dovevo dichiarare l’ho fatto.” Dice la donna a Roberta Rei. “Perché lui si interessa al cane più da morto che da vivo. L’ho dichiarato alle sedi competenti. Aveva una vita (Antonio) più che dinamica quindi quello che ho potuto fare l’ho fatto. Come l’ho fatto per tante altre persone e tanti altri cani. Poi mica mi pagava. Non mi ha mai dato un euro. Nemmeno le crocchette, niente. Però io l’ho fatto con tutto il cuore. Non mi ci far pensare perché mi viene ancora da star male.”
E alla domanda dell’inviata de Le Iene su come sia morto il cane, la donna replica: “Lui sa tutto. Io quello che dovevo dichiarare l’ho dichiarato.” Dice in modo vago. “Io non è che lo conosco questo signore. Abitavamo nello stesso condominio. Ma non siamo amici. Mi sono offerta perché ho un amore smisurato per gli animali.”
Poi l’affondo. “Se lui è convinto che non sia morto perché non mi denuncia? Perché non segue le vie legali? Perché dopo anch’io prenderò i miei provvedimenti.” Roberta Rei però insiste invocando ancora particolari sulla morte di Gustavo. “Io non devo dire a te come è morto, perché l’ho già dichiarato nelle sedi competenti e lui lo sa benissimo.” Infine un suggerimento rivolto all’inviata delle Iene. “Cerca le prove e valuta tu.”
In realtà Antonio, dopo le foto scattate ad agosto dall’amica Sveva a quello che aveva tutte le sembianze del suo Gustavo, ha denunciato proprio l’ex vicina di casa. E risulta che il procedimento sia ancora in corso. Ma le indagini condotte da Roberta Rei e da Le Iene portano in un piccolo villaggio sperduto tra le montagne. Dove, fuori da una villetta, la troupe dello show di Italia 1 trova una cagnolino che sembra proprio Gustavo.
Se siete arrivati a leggere fin qui vuol dire, dunque, che avete intenzione di saperne di più su come andrà a finire questa storia. Dovrete, tuttavia, attendere la prossima puntata e gli sviluppi di un caso che farà commuovere alcuni e farà altrettanto stizzire altri. Ma che per alcune dinamiche sfiora l’assurdo.
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