In base alla teoria dell’inerzia quantizzata di Mike McCulloch della Plymouth University è possibile costruire un motore spaziale: il Quantum Space Drive.
Il quantum space drive è un motore elettrico che non utilizza propellenti e che sfrutta l’inerzia quantizzata. È possibile?
Sviluppato da Richard Mansell (EmDrive), CEO di IVO LTD e finanziato dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) il primo quantum space drive è stato lanciato il 11 novembre 2023 dal Falcon 9 di SpaceX. Il Piccolo motore, dal peso di pochi grammi, alimenterà uno dei 90 piccoli satelliti delle missione Transporter 9: il cubesat BARRY-1 prodotto da Rogue Space Systems. L’esperimento prevede che dopo una fase di stabilizzazione dell’orbita la propulsione quantistica spingerà il satellite BARRY-1 in una nuova orbita innalzandola di 60 miglia.
Il propulsore, applicazione della Teoria di McCulloch, è composto da un piccolo motore, un cilindro e di una barriera fatta di un materiale conduttore che ricorda le placche di Casimir e in grado di produrre il cosiddetto effetto Casimir cioè una piccola forza attrattiva che agisce tra due lamelle piane metalliche non cariche, vicine e parallele. Teoria formulata nel 1948 dal fisico olandese Hendrick Casimir poi verificata sperimentalmente dopo cinquant’anni.
Il funzionamento è semplice: il motore fa girare un cilindro ad altissima velocità e, come avviene per le galassie, quando il cilindro ruota la sua forza centrifuga viene smorzata dalle onde quantistiche. Se si posiziona il cilindro parallelo al terreno e la barriera sopra di esso, le onde Unruh non lo colpiranno più dall’alto e l’intero meccanismo si muove.
Cosa è l’inerzia quantizzata?
Per la teoria dell’inerzia quantizzata la resistenza al movimento non è una proprietà intrinseca degli oggetti ma è influenzata dallo spazio vuoto intorno a loro o meglio delle onde elettromagnetiche invisibili che lo circondano. Noi sapevamo da Newton che un corpo per muoversi necessita di una spinta, la teoria di Mike MuCulloch secondo la quale la resistenza al movimento subisce l’influenza di campi magnetici la contrasta.
Le leggi del movimento di Newton dicono che puoi andare avanti nello spazio solo espellendo il materiale di scarico all’indietro. Una volta esaurito il propellente, rimani bloccato su una traiettoria o orbita fissa mentre, In pratica l’ inerzia quantizzata prevede anche che possiamo ottenere spinta ed energia dal vuoto.
Se dovesse funzionare si aprirebbe una nuova era di esplorazioni spaziali grazie ad un motore che si alimenta dallo spazio vuoto e in grado di accelerare costantemente raggiungendo il 20% della velocità della luce. Shawyer: “un EmDrive potrebbe portare gli astronauti su Marte in sole dieci settimane invece dei mesi richiesti con le unità esistenti”.
Attualmente, infatti vengono utilizzati i propulsori ionici. Un propulsore ionico è un tipo di propulsione elettrica usata per la propulsione spaziale in grado di creare una spinta a partire dall’accelerazione degli ioni. I propulsori ionici si differenziano in base al modo in cui accelerano gli ioni, usando forze elettrostatiche o elettromagnetiche. Necessitano di una grande quantità di energia e hanno potenza ridotta, i propulsori ionici sono considerati convenienti solamente per applicazioni di propulsione spaziale.
Quantum space drive: Quali potrebbero essere le conseguenze dell’esperimento del quantum space drive e del satellite BARRY-1
Un passo fondamentale verso un futuro in cui la propulsione spaziale non è più limitata dai vincoli dei sistemi di carburante tradizionali. L’inizio dell’era delle esplorazioni spaziali anche perché le navi spaziali di grandi dimensioni si prestano meglio ai viaggi a propulsione quantistica. Ovviamente la comunità scientifica, tradizionalmente scettica, attende risultati concreti e riproducibili.
Molte cose potrebbero andare storte in questo esperimento ma la variazione di orbita di oltre 100 km è possibile solo grazie al motore ad inerzia quantica e non da altri fattori influenzanti come le radiazioni solari, l’espansione termica e le interazioni con il campo magnetico. Il successo dell’esperimento sarebbe la prova tangibile del funzionamento del motore ed una verifica empirica della teoria.
Mike McCulloch afferma: “Ci vorrà più di una missione spaziale”
Certo è che sbarazzarsi della materia oscura, (non è stata mai osservata direttamente, ma la si usa per risolvere un problema oggettivo di astrofisica: le stelle più esterne delle galassie ruotano (attorno al loro centro galattico talmente velocemente che dovrebbero venir lanciate via dalla forza centrifuga) ed avere la possibilità di costruire propulsori elettrici senza emissioni e produrre energia a bassissimo costo è bellissimo di per sè.
Se invece qualcosa va storto nell’esperimento lanciato da Spacex l’11 Novembre 2023 con il Falcon9 – Transporter 9?
Se la teoria è corretta ma l’esperimento non funziona a causa di altri problemi, Mike McCulloch, in proposito dice: “Potremmo sapere se si è trattato di un guasto o di un guasto tecnico?”
Quantum space drive, Mike MuCulloch chi è?
Il curriculum vitae del fisico Mike MuCulloch: Laurea in fisica (York. 1991). Dottorato di ricerca in fisica oceanica (Liverpool, 1995). Scienziato di modelli di oceani e onde (Met Office, 1998-2008). Proposta di nuova fisica dell’inerzia quantizzata (2007). Docente di geomatica (Università di Plymouth, 2008-2023). Finanziato dalla DARPA per sviluppare un propulsore a inerzia quantizzata (2017-2023).
Ha suggerito e pubblicato 26 articoli sottoposti a revisione paritaria, che spiegano la massa inerziale come effetto quantistico (inerzia quantizzata/QI). La teoria prevede la rotazione della galassia senza materia oscura, un modo pulito per generare elettricità e un propulsore quantistico senza propellente. Ha ricevuto 1,3 milioni di dollari dalla DARPA per testare quest’ultimo e quattro laboratori hanno riscontrato risultati positivi. Dobbiamo rafforzare questa spinta e sviluppare energia pulita e applicazioni interstellari. Mike ha scritto un sull’inerzia quantizzata dal titolo Physics from the Edge.
MuCulloch ha anche scritto due romanzi di fantascienza per spiegare l’inerzia quantizzata, le sue applicazioni e la filosofia che sottende:
Falling Up: How to get to Proxima Centauri
Hacking the Cosmos: What You Can See is What You Get