Quando l’italiano diventerà il tennista numero 1 al mondo? La nuova classifica Atp aggiornata

Molte persone si sono affacciate ora al tennis, che sembra essere tornato come uno sport di riferimento per noi italiani, sempre costretti a guardare i successi altrui: ci sono voluti quasi cinquant’anni prima che un azzurro trionfasse di nuovo in uno Slam ed è stato Jannik Sinner a regalare questa gioia al Belpaese, ma perché non è numero 1 al mondo e quando lo diventerà? Queste sono le domande più ricorrenti in merito all’azzurro, molte provengono da chi ne mastica poco di questo sport, probabilmente paragonandolo ad altri, come il calcio. Infatti, risulta strano non vedere Sinner sul tetto del mondo nella classifica generale.

Le classifiche Atp tengono conto non solo dei punti ottenuti nel torneo, ma anche di eventuali discrepanze con quelli ottenuti nell’edizione precedente. Ma non è questo il punto, visto che oltretutto Jannik, vincendo, non ha potuto fare altro che migliorare il suo punteggio totale. Tuttavia, i 1.820 punti, seppur tantissimi, non hanno spodestato le gerarchie dei top 5, tra i quali ne faceva e ne fa ancora parte Sinner: quarta posizione era, quarta posizione è rimasta. Oggi l’italiano ha 8.310 punti, ne ha rosicchiati ben 610 a Medvedev, non abbastanza però per inserirsi sul podio.

Sebbene l’Australian Open abbia aggiunto o tolto grandi quantità di punti, la top 5 è ancora intatta. Novak Djokovic al momento mantiene il primato con i suoi 9.855 punti. Nonostante la semifinale raggiunta, il serbo ha perso 1.200 punti nel torneo, alla luce di quanto spiegato sopra. Medaglia d’argento ancora per Carlos Alcaraz, secondo a 9.655 punti. Completa il podio virtuale proprio il russo Medvedev con i suoi 8.765 punti, un balzo in avanti avendo aggiunto 1.210 punti, migliorando il risultato del 2023 all’Australian Open con questa finale raggiunta. Quindi c’è Sinner, quarto con 8.310 punti, seguito da Rublev, ben distante a 5.050 e invischiato nella bagarre per il quinto posto con Zverev, distante di soli 20 punti.

Il futuro di Sinner

Si comprende quindi che il cammino è ancora lungo e tortuoso, alla luce soprattutto della rabbia di Novak Djokovic, noto nel reinventarsi in maniera sempre più “spietata” dopo aver perso malamente. L’autocritica analisi alla quale si è sottoposto in mondovisione potrebbe rilanciarlo per l’ennesima volta in carriera. D’altronde, uno scivolone ci sta contro questo Sinner. Dunque, se l’italiano non volesse perdere terreno, si ritroverebbe costretto a replicare o migliorare le prestazioni di un anno fa. Soprattutto, sarà indispensabile vincere i tornei già vinti nel corso degli ultimi 12 mesi. Tuttavia, a differenza del serbo, l’azzurro ha una carriera ancora davanti e tutto il tempo e il modo per primeggiare con la racchetta. D’altronde, siamo solo all’inizio!

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