Nuova preoccupazione nel mondo, in special modo in Cina e in Francia. L’allerta per le polmoniti in Cina non si arresta. L’infezione è cresciuta del del 36% tra gli under 15. Purtroppo c’è un ritorno del batterio mycoplasma pneumonia, scomparso durante la pandemia da Covid-19.

In Cina, la preoccupazione per le polmoniti nei bambini non si arresta. Anzi. I casi sono in aumento anche in Vietnam e in Francia. Infatti, al centro del dibattito, c’è il ritorno del batterio Mycoplasma pneumonia, che sarebbe in parte responsabile della diffusione delle malattie respiratorie in Cina.

Preoccupazione polmoniti nei bambini: le parole di Alexandre Bleibtreu

Alexandre Bleibtreu, membro della Société de pathologie infectieuse de langue française, ha commentato quanto sta accadendo, spiegando che dal mese di aprile c’è stato un aumento del batterio sopracitato:

“Dallo scorso mese di aprile c’è un aumento della circolazione mondiale di Mycoplasma pneumoniae, in particolare, in Asia, ma anche in Europa. Non siamo in una situazione simile al Covid. Si tratta solo della ricomparsa di un patogeno noto”.

Il Mycoplasma pneumonia era scomparso da almeno dieci anni e perciò oggi, l’immunità verso questo batterio sarebbe diminuita. Ciò che desta preoccupazione, soprattutto per gli infettivologi, sono i rischi riguardo la resistenza dei medicinali specifici per la cura della polmonite. A tal proposito, Gilles Pialoux, capo del dipartimento di Malattie infettive e tropicali dell’Ospedale Tenon di Parigi, ha fatto sapere:

“Non abbiamo informazioni sul tasso di resistenza agli antibiotici. Qualche anno fa eravamo al 10%, ma oggi non disponiamo di informazioni sufficienti per misurarlo a causa della mancata circolazione dei batteri”.

Le parole di Fabrizio Pregliasco

Riguardo la situazione attuale, è sceso in campo anche il noto virologo Fabrizio Pregliasco, il quale ha cercato di rassicurare tutti:

«La situazione attuale non ci deve far pensare a un’emergenza, ma sicuramente le istituzioni devono sorvegliare ad oggi è necessario approfondire anche i motivi per cui queste polmoniti ci sono e sono in aumento, ovvero se si tratta di Mycoplasma pneumoniae o della combinazione di più virus respiratori usuali».

L’incontro tra l’Oms e i funzionari sanitari cinesi

Ciò che sta accadendo in Cina oggi, fa tornare indietro nel tempo, nel 2020, quando all’epoca era scattata l’emergenza per la diffusione del Covid-19 che, attualmente, è ancora in circolazione, ma non è associato alle polmoniti in circolazione. Oggi, non ci sarebbe una vera e propria emergenza, ma il 23 novembre è avvenuto un incontro tra l’Oms e i funzionari sanitari cinesi. Durante quest’incontro, è stato evidenziato il cosiddetto gap immunitario” post-pandemia, ossia una notevole riduzione della circolazione di altri virus e batteri che ha generato un abbassamento delle poche difese immunologiche nei bambini contro l’influenza, l’Rsv e altri virus. Tuttavia, la situazione sarebbe sotto controllo e non ci sono motivi di allarme.

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La situazione in Francia

Santé Publique France, dal 13 al 19 novembre 2023, ha registrato circa 700 chiamate a SOS Médecins e 2.150 passaggi in Pronto soccorso per casi di polmonite. La situazione comincia a destare qualche attenzioni in più e perciò le autorità stanno monitorando attentamente la vicenda. Ad ogni modo, i sintomi assomigliano a quelli dell’influenza o del Covid: febbre, spossatezza, tosse.

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