Nuovo iscritto nel registro degli indagati della Procura: Alessandro Florenzi invischiato nello stesso scandalo che sta travolgendo altri calciatori italiani

Proseguono le indagini della Procura di Torino sullo scandalo scommesse: Alessandro Florenzi è il quarto calciatore indagato dopo Nicolò Zanioli, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli. La notizia è stata diffusa dall’agenzia AGI, che segnala il nuovo nome iscritto nel registro degli indagati. Florenzi è un romano ed ex romanista, cresciuto nel vivaio giovanile della Roma, della quale ha fatto le fortune per diversi anni, prima di essere ceduto altrove. Oggi è l’esterno destro del Milan, non è il titolare, all’occorrenza di Pioli viene impiegato per sostituire Davide Calabria, il capitano dei rossoneri.

L’interrogatorio di Alessandro Florenzi

Si fa ancora più ampio il quadro sullo scandalo scommesse dopo i primi tre nomi spuntati fuori. Continuano le indagini della Procura, che accusa il calciatore di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa, esattamente la medesima dei tre colleghi. Nello specifico, all’esterno destro viene contestata l’irregolarità menzionata e prevista dall’art. 4 della legge 401 del 1989. Nei prossimi giorni avverrà l’interrogatorio, dove il romano potrà dire la sua, cercando eventualmente di difendersi o di confermare.

Florenzi sarà attesto presso Corso Vittorio Emanuele II nei prossimi giorni, si siederà dinanzi alla pm Manuela Pedrotta per essere interrogato. La notizia lascia di sasso chiunque, compreso Fabrizio Corona, che mai ha citato il giocatore quando il caso era appena scoppiato. Attualmente l’esterno è a Milanello, non essendo stato chiamato da Luciano Spalletti per gli impegni in Nazionale. Vedremo cosa farà Alessandro. Fagioli e Tonali, che lo hanno preceduto nell’indagine, hanno patteggiato la pena con la Procura, cominciando anche il percorso terapeutico stabilito per combattere la ludopatia. Zaniolo ha sempre urlato a gran voce la sua innocenza nell’interrogatorio di rito, quantomeno sul calcio: l’ex giallorosso sostiene di non aver mai scommesso questo sport, pur non negando di aver piazzato “bollette” per altro.

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