Non si fa che parlare dello scandalo scommesse che sta investendo il mondo del calcio. Sport che, secondo Corona e i suoi presunti scoop, “andrebbe chiuso” se solo avesse la possibilità di poter rendere subito nota tutta l’inchiesta personale che asserisce di portare avanti da mesi. Sulle tracce dei calciatori presunti colpevoli, tuttavia, vi è la polizia da oltre un anno, anche se a dire dell’ex paparazzo, si sarebbe premurata prima di raggiungere Fabrizio a casa e “informarsi” tramite lui prima di recarsi a Coverciano per sequestrare gli smartphone degli indagati. “Altrimenti che figura ci facevano se dicevo prima io i nomi? Ecco perché sono andati a colpo sicuro”. Indagati che, almeno per il momento, possiamo circoscrivere ufficialmente solo in tre calciatori professionisti: Sandro Tonali, Nicolò Fagioli e Nicolò Zaniolo. Proprio il secondo dei due Nicolò è ora al centro dei riflettori in merito allo scandalo scommesse.

Il ruolo di Francesca Costa

In particolar modo lo è sua mamma, Francesca Costa, nelle ultime ore. Secondo Corona, la donna sarebbe coinvolta direttamente: Zaniolo “era appoggiato da sua mamma, che pare gestisse gli affari del figlio e fosse a conoscenza di tutto”, come si legge dal sito di Fabrizio, Dillinger News. Tuttavia, non basta per fornirci una notizia che non conoscevamo già: infatti, non è una novità la presenza ingombrante di Francesca. Lo è talmente tanto che fece intervenire anche Le Iene per tranquillizzare il figlio sul fatto che la mamma gli stesse rubando i riflettori data la bellezza della donna e la sua onnipresenza negli affari del ragazzo.

La donna si è sempre esposta in prima fila per il figlio, accogliendo i complimenti e replicando duramente alle accuse contro il ragazzo, spesso oggetto di critiche durante la sua esperienza nella Capitale. Ma, oggi, fa pensare la continuità di episodi gravi a poco tempo di distanza: parliamo delle rapine segnalate alle forze dell’ordine in tre episodi.

Le tre rapine

Due volte nel 2019, quando nel primo caso Nicolò fu derubato della propria Mini Cooper, poi ritrovata dai militari e riconsegnata dagli stessi a distanza di pochi giorni, e quando alcuni mesi successivi a questo episodio gli furono sottratti denaro, Rolex e chiavi del Suv; una volta nel 2020, quando la medesima Mini Cooper fu completamente smontata dai vandali di turno. Il tutto fu sempre raccontato e documentato dalla Costa.

Gli incontri osè di Zaniolo, ripreso a fumare in discoteca

Poi il declino anche sul campo: Nicolò è sempre stato un giocatore piuttosto fragile, che tende ad infortunarsi spesso. Ma non è stato solo questo: bravate e casi mediatici hanno spinto sempre di più il giocatore lontano da Trigoria e da Roma. Le interruzioni della gravidanza di Sara Scaperrotta, gli audio WhatsApp in cui si registrava un incontro osè nel quartiere di Talenti e i due episodi in cui fu immortalato con sigaretta alla bocca, pronto a fumare in discoteca. Episodi che oggi lasciano pensare. Riflettendoci con qualche mese di distanza, si comprendono meglio le reazioni dei tifosi giallorossi, troppo affezionati al club e alla squadra per lasciarsi destabilizzare da un “ragazzotto viziato”, come lo (li) ha definito (i) Di Livio. Riflessioni che probabilmente sta facendo anche la stessa polizia.

L’amore finito con Roma: Nicolò abbandona la Capitale tra minacce e insulti

Poi ci fu il caso Zaccagni, insultato dal connazionale mentre seguiva il coro di un cospicuo numero di tifosi giallorossi festosi per la vittoria in Europa della Conference League nel 2022. Tutti questi episodi, compreso il presunto inseguimento in auto da parte di pseudo fan della Roma che intimavano al giocatore di andare via, tra insulti e minacce (dopo una sconfitta a Napoli), saranno al vaglio degli inquirenti, che osserveranno il tutto con ben altra consapevolezza ad oggi.

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