La causa legale la vincono i vicini del piano sottostante, la cui vista è ormai oscurata dalla rampa realizzata dalla coppia di anziani

Il giudice dà ragione ai vicini litigiosi: la rampa disabili, che consente ai due anziani novantenni l’accesso diretto alla propria abitazione, va rimossa dopo la causa intentata e vinta dai condomini del palazzo. Una storia che ha creato tanto scalpore sui social, in particolare per la decisione del magistrato, il quale sostiene che la rampa sia realizzata in maniera illecita data la mancata unanimità di tutti i condomini al momento del rilascio della delibera.

La vicenda proviene da Fiuggi, Frosinone: i due anziani sono una donna invalida al cento per cento, la quale non può camminare senza l’aiuto di un deambulatore, e il marito, che è lievemente più autonomo, ma muove solo piccolissimi passi. Vivono nella casa in questione da oltre mezzo secolo, si trova al secondo piano di una vecchia palazzina sprovvista di un ascensore condominiale. Il figlio della coppia, Elio, spiega che i genitori “non potevano fare più le scale per entrare ed uscire di casa”. L’unico sistema è stato quello di realizzare la rampa esterna.

Per poterla costruire, i due anziani hanno chiesto il permesso agli altri inquilini del palazzo al fine di ottenere la delibera condominiale, poi hanno seguito l’iter burocratico previsto con il Comune di Fiuggi, pratica non semplice per ottenere tutte le autorizzazioni, considerando che si tratta di un lavoro straordinario che va a modificare la struttura esterna del fabbricato. Tuttavia, dopo qualche mese, gli inquilini del piano sottostante si sono ribellati alla nuova costruzione, probabilmente non avevano calcolato anzitempo i disagi provocati dalla rampa, che passa di lato proprio sopra il loro balcone, ostruendo gran parte di visuale.

La causa legale

Alla fine la questione si è risolta in tribunale, dopo la causa avviata e vinta dagli inquilini del piano sottostante, i quali hanno citato i condomini, soprattutto chi non aveva votato a favore della realizzazione dell’opera, dei quali si è scoperto che vivrebbero all’estero.

Le parole del figlio dei 90enni

“Nel marzo scorso – dice Elio – è arrivata la sentenza e il giudice del Tribunale di Frosinone, accogliendo il ricorso dei vicini, ha condannato il condominio e di conseguenza i miei genitori alle spese di lite, diritti e oneri del giudizio ma, soprattutto, ha ordinato la rimozione della rampa di accesso all’abitazione”. Da mesi i due anziani non fanno che chiedere aiuto alle autorità, quantomeno la comprensione di poter attendere il proprio decesso prima di rimuovere la rampa. Ma purtroppo si tratta di un provvedimento illecito, che non può essere eseguito.

L’appello ai social: “Qualcuno ci aiuti a risolvere questo grande problema che sta mandando in disperazione i miei genitori e noi familiari”, prosegue il figlio Elio. “Mia mamma ha una invalidità al 100% con difficoltà motorie e mio padre peggiora sempre più tant’è che adesso cammina a tratti facendo dei piccoli passi, questa potrebbe essere una condanna per loro. Ma non è tutto. Quella rampa è anche l’unico modo che mio figlio Matteo, portatore di handicap e costretto sin dalla nascita sulla sedia a rotelle, ha per poter vedere e frequentare i suoi nonni”.

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