I carabinieri Roberto Mandolini e Francesco Tedesco, condannati in uno dei processi per la morte di Stefano Cucchi, avvenuta nell’ottobre del 2009, hanno visto cadere in prescrizione il reato di falso di cui erano accusati. In Cassazione, infatti, i giudici hanno annullato le condanne dei 2 per intervenuta prescrizione.

Roberto Mandolini e Francesco Tedesco

Roberto Mandolini era il comandante della stazione dei carabinieri in cui, nel 2009, trovò la morte Stefano Cucchi. L’uomo era stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere, durante il processo bis per l’omicidio Cucchi. Francesco Tedesco, invece, era il carabiniere che, per via delle sue dichiarazioni, fece riaprire le indagini sul decesso del ragazzo romano. Anche lui fu condannato per falso a 2 anni e 4 mesi di reclusione. I 2, erano stati condannati in corte d’assise, insieme ai carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro.

Potrebbe interessarti anche: Prova la moto dell’amico, ma perde il controllo e si schianta contro un cancello: muore a 18 anni Daniele Gnoffo

Le parole della sorella di Stefano Cucchi e dell’avvocato di Mandolini

Intanto, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, ha commentato la prescrizione in Cassazione dei carabinieri, pubblicando una foto di Roberto Mandolini, corredata di descrizione: “Roberto Mandolini. Colpevole e salvato dalla prescrizione”. Tuttavia, la scelta della Cassazione sembra non aver accontentato neanche la difesa del carabiniere. Infatti, l’avvocato di Mandolini, Giusuè Bruno Naso, ha dichiarato: “È una sentenza pilatesca, come al solito la Cassazione non ha avuto coraggio, avrebbe dovuto annullare senza rinvio la sentenza per insussistenza del fatto. Così invece è un colpo al cerchio e uno alla botte, la Cassazione non sorprende mai”.

Continua a leggere su Chronist.it