5 giovani ragazzi si sono sdraiati lungo la Casilina a Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, di notte: automobilisti increduli. Un testimone: “Sono andati via insultandomi”. Ecco cosa rischiano

Notte di follia a Piedimonte San Germano, nel Frusinate, dove 5 ragazzi, la scorsa notte, si sono sdraiati lungo la Casilina, per scattare selfie e fare dei video. I giovani hanno rischiato di essere travolti dalle auto, forse per una bravata. Fortunatamente, in quel momento, nessuna auto li ha centrati, evitando che il giochino incosciente si trasformasse in una tragedia. Alcuni automobilisti, rimasti scioccati dalla scena che si sono ritrovati davanti gli occhi, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Quando i carabinieri sono giunti lungo la strada Regionale, i 5 ragazzini avevano fatto perdere le proprie tracce, mettendosi in fuga. Le camere di videosorveglianza del comune di Piedimonte San Germano hanno immortalato la scena: i 5 adolescenti sono ora ricercati.

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Planking challenge, il testimone: “Ho minacciato di chiamare i carabinieri e sono andati via insultandomi”

Il gioco pericoloso e di pessimo gusto è una sorta di sfida che prende il nome di “planking challenge”: consiste, appunto, nello sdraiarsi a terra in strada e immortalare la scena. Il fenomeno spopola sui social, tuttavia i video vengono bloccati di poter essere pubblicati, tanto che in rete non c’è traccia.

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Intanto, un testimone dell’accaduto della scorsa notte, che lavora in un albergo della zona, ha raccontato di aver assistito alla scena, come si legge su un gruppo Facebook.

“Sono uscito in strada allertato da un cliente ed ho visto questi ragazzini stesi sull’asfalto che si riprendevano tra loro ridacchiando. Ho gridato minacciandoli di chiamare i carabinieri. Sono andati via insultandomi”.

Ha scritto il portiere d’albergo sui social. Intanto, i carabinieri della stazione di Piedimonte, coordinati dal luogotenente Gaetano Evangelista, stanno cercando di identificare i ragazzini. Se questi dovessero risultare minori di 14 anni, la vicenda assumerebbe dei contorni ancor più gravi: i genitori rischierebbero una denuncia per omesso controllo. 

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