I soldi non fanno la felicità”, “l’importante è la salute”: quante volte abbiamo sentito dire frasi di questo genere. Tuttavia, a smentire questi antichi proverbi è proprio la scienza: infatti, uno studio condotto da Matthew Killingsworth, dal premio Nobel Daniel Kahnema e dalla professoressa e psicologa Barbara Mellers hanno evidenziato come per la maggior parte delle persone la felicità “continua ad aumentare di pari passo con l’aumento del reddito, anche se ci si trova in una fascia di reddito alta”.
Viceversa, è emersa una “minoranza infelice“, pari a circa il 20% degli intervistati: per loro, anche in caso di reddito alto la percezione di benessere e felicità non cresce.

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Il confronto tra il vecchio e il nuovo studio

Tutto è partito da uno studio del 2010, in cui Kahneman sosteneva che “il benessere emotivo aumenta anche con la crescita del reddito, ma non ci sono ulteriori progressi oltre un reddito annuo di 75.000 dollari annui”. Oltre questa soglia, stando ai dati raccolti, quando le persone iniziano a guadagnare oltre 100mila dollari annui, si raggiunge un plateau in cui ci si dichiara più infelici.

Lo studio spiegava che il benessere emotivo medio risultava in aumento, quando le persone riuscivano a guadagnare tra i 60mila e i 90mila dollari all’anno, ma si appiattiva superata questa soglia.
Tuttavia, nel 2021 il professor Killingsworth trovò però una ricerca che sosteneva che la felicità media aumenta di pari passo con l’aumento del reddito.

In altre parole, non ha riscontrato un plateau di reddito oltre il quale la felicità diminuiva. Anzi, ha riscontrato che la felicità può continuare a crescere anche con un reddito superiore ai 200mila dollari annui.

Dunque, i due ricercatori hanno unito le forze e realizzato un nuovo studio, dal quale è emerso che “per la maggior parte delle persone, a redditi maggiori viene associata una maggiore felicità. L’eccezione sono le persone finanziariamente benestanti, ma infelici. Ad esempio, se sei ricco e infelice, più soldi non ti aiuteranno a raggiungere la felicità”, ha dichiarato Killingsworth.  Che conclude: “Il denaro non è tutto, ma aiuta un bel po’”.

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