Dal cervello di una bimba di un anno è stato rimosso, con una lunga e complicata operazione chirurgica, un gemello parassita da un’equipe di neurochirurghi di un ospedale di Shanghai: è un caso di Fetus in fetu.

La bambina mostrava la testa ingrossata e palesava evidenti difficoltà motorie a causa probabilmente della compressione del gemello parassita.

Il feto estratto ha un aspetto embrionale: è di piccole dimensioni ed ha gli arti superiori abbozzati. L’anomalia si innesca nei parti gemellari. In questi, però, un gemello si sviluppa dentro il corpo dell’altro e non riesce a sopravvivere al di fuori del suo ospite che gli fornisce nutrimento e sangue.

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Caso di Fetus in fetu: bimba di 1 anno e mezzo salvata grazie ad una lunga operazione chirurgia al cervello

Il feto parassita ha un abbozzo degli organi come cuore e cervello, ma nessuno dei due è funzionante. I medici, coordinati dal professor Zongze Li del dipartimento di neurochirurgia, sono riusciti, attraverso una Tac, ad individuare la presenza del gemello parassita. Questo si trovava in posizione fetale in una sacca di liquido tra i ventricoli del cervello della bambina cinese.

I casi di Fetus in fetu sono molto rari, sono noti in letteratura solo 200 casi, tra cui uno degli ultimi è stato trovato in Colombia. Le condizioni di salute della bambina cinese dopo l’operazione non sono note, ma, considerando le precedenti operazioni di Fetus in fetu, ci sono buone possibilità che si riprenda nel migliore dei modi.

Come specificato, risalta particolarmente la rarità statistica del caso, che si verifica su di un bimbo ogni 500mila nascite. La maggiore incidenza statistica avviene in particolar modo in Asia.

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