A poche ore dal giuramento del nuovo Governo capitanato da Giorgia Meloni e prima del rito della campanella, tenuto stamane, la folla si è riversata in piazza Fontana, a Milano, simbolo dell’attentato neofascista del 1969, per la manifestazione organizzata dai Sentinelli.

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La manifestazione contro il Governo di Giorgia Meloni: “La vera natura di questa destra si manifesterà contro i diritti e le libertà civili”

Luca Paladini, fondatore dei Sentinelli di Milano, ha spiegato ai microfoni di Fanpage che secondo i manifestanti “le prime azioni e intenzioni dell’esecutivo” saranno quelle di agire sull’ambito “dei diritti e delle libertà civili”. Sarà proprio lì “che questa destra manifesterà la sua vera natura”, perché “l’ambito economico resterà più o meno arginato”. Secondo uno degli organizzatori del presidio dal titolo “Resistiamo”, le vere intenzioni governative erano già manifeste con l’elezione “a seconda e terza carica dello Stato di figure come Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana”.

Manifestazione contro il Governo Meloni: “Le minoranze in pericolo”. Nella manifestazione presenti anche afroamericani che si sono schierati con la folla: “Non mi sento rappresentato da questo Governo – dice un ragazzo ancora ai microfoni di Fanpage – a essere in pericolo non sono solo io che ho la pelle scura, ma anche tutti quelli che si trovano a loro modo in minoranza”. In piazza presenti numerose bandiere arcobaleno accompagnate da indumenti di colore rosso: “Dio è donna, patria è il mondo intero, la famiglia è arcobaleno”, recita lo striscione sotto al palco.

“Il governo del Paese non è un esercizio di potere neutro né neutrale. Ha un indirizzo politico e un orientamento ideologico chiari, perfettamente rappresentati dalle storie politiche dei ministri che lo compongono – scrive l’associazione laica e antifascista che ha organizzato la manifestazione contro il Governo di Giorgia Meloni – La nostra mobilitazione è una risposta a questo: con la visione che questa gente esprime, ancora prima che nelle azioni (che ovviamente saranno conseguenti), non eravamo, non siamo e non saremo d’accordo. E la democrazia, visto che la cita, è anche tutela delle minoranze e di chi la pensa diversamente. E questo è quanto

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