Un finto avvocato del figlio, la vittima e la truffa. No, vi giuriamo che non è il titolo di un film di commedia. Sebbene un precedente a volte possa bastare a rendere ancora più diffidente la gente, c’è sempre chi ci prova e ci riprova finché qualcuno non abbocca sul serio. Non vi sarebbe altra spiegazione dietro ai continui, e a dir la verità ingegnosi, tentativi di truffe che gli “specializzati” in materia progettano e, purtroppo, spesso e volentieri realizzano.

Siamo nell’era tecnologica e viene sempre facile associare il web, l’online e in particolar modo i social network alle truffe new age. Tuttavia c’è chi non sdegna ancora le truffe vecchio stile, quelle che per essere portate a termine necessitano al massimo di un telefono di casa, su cui chiamare, e un citofono, per finalizzare l’idea.

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Ecco come è andata la truffa: si finge avvocato di suo figlio e chiama al telefono la vittima chiedendo soldi

È successo a Saviano, in provincia di Napoli. “Buonasera, sono l’avvocato di suo figlio” è stato l’esordio al telefono dopo la risposta della vittima. Dunque l’uomo, spacciatosi per chi non è, ha proseguito “i carabinieri lo hanno arrestato e per uscire di carcere servono 14 mila euro“. A ricevere la chiamata un uomo di 57 anni.

Probabilmente quest’ultimo avrà pensato “a me non la si fa“, e, forse scottato da qualche precedente di troppo in Italia in tema truffe (specialmente quelle telefoniche), non ha ceduto alla paura e ha scelto di agire con razionalità. Sicuramente complici anche le costanti campagne di sensibilizzazione promosse dal comando provinciale Carabinieri di Napoli.

Queste avranno senz’altro contribuito a non far cadere l’uomo in trappola, il quale ha sentito subito “puzza” di bruciato. Così, dopo aver chiuso la telefonata con il finto avvocato ha immediatamente chiamato il 112 raccontando tutto. Dopo aver raccolto la segnalazione, i militari della stazione di Saviano hanno pianificato il modo di agire.

Gli agenti, anche in borghese, hanno così deciso di posizionarsi in casa e attorno alla palazzina, attendendo che il “truffatore” si palesasse. Giunto al citofono dell’abitazione della vittima, il 39enne è stato immediatamente arrestato e sottoposto ai domiciliari. L’uomo è ora in attesa dell’udienza di convalida e dovrà rispondere di tentata truffa.