Viaggiare è meraviglioso ed è una passione che accomuna un po’ tutti. Solitamente si torna più ricchi da una vacanza, se non propriamente nel portafoglio quantomeno nel nostro bagaglio culturale. Magari per questo pover’uomo il bagaglio culturale è più consistente ma non si può dire lo stesso del suo portafoglio. Quando torniamo a casa nella maggior parte dei casi le spese per le vacanze sono finite, ma non è il caso di John Nisill, di Skelmersdale una cittadina del Lancashire in Inghilterra. Quest’uomo scopre che il peggio deve ancora venire: John si accorge di aver ricevuto una bolletta di 230 mila euro!

Vedi anche: Bolletta da 83mila euro, imprenditore ha un malore e finisce in ospedale: “Devo chiudere”

192 mila sterline è il salato conto. Vi chiederete come abbia fatto John a ricevere una bolletta del genere e soprattutto da quale fornitore. A quanto pare la colpa è tutta da imputare al suo “maledetto” telefono e in particolar modo al contratto stipulato con la compagnia telefonica. L’uomo avrebbe fatto uso di 43 giga di dati durante la sua vacanza in Turchia, nonostante abbia dichiarato di aver utilizzato il telefono per un periodo di tempo relativamente breve, addirittura per un massimo di 16 minuti.

Il capo di John aveva già messo in guardia il suo dipendente avvisandolo di aver notato un costo pari a 100 mila sterline durante la vacanza. L’equivalente di una bolletta di quasi 120 mila euro. Il giorno seguente la cifra è quasi raddoppiata. “Il conto aumentava di 80 sterline ogni 30 secondi”.

Come si è arrivati a tanto? E anche se non fossero 16 i minuti di utilizzo del telefono di John, come ha fatto lo stesso a utilizzare tutti quei giga specialmente se il suo contratto prevedesse l’utilizzo di soli 250 mega di dati?

Nonostante il capo di John fosse sicuro si trattasse di un errore, la compagnia telefonica ha confermato il tutto. La speranza del malcapitato John è quella di poter rimediare all’ipotetico “errore” (che tale non sembrerebbe) grazie alla risonanza mediatica della vicenda. Tuttavia non solo la compagnia ha confermato la fattura ma ha anche asserito che John sia stato “avvisato più volte” di aver “superato la sua disponibilità di dati”.

Ormai le tariffe di roaming si erano standardizzate esulando i termini previsti dal contratto ma John è stato avvisato di “subire un utilizzo elevato”. I registri della compagnia rivelano la decisione del cliente di non includere alcun limite di roaming, cosa che “raccomandiamo sempre ai nostri clienti”. Povero John.

Fonte (ladible.com)