La 23enne aveva abbandonato il figlio vicino ai cassonetti, ma sembrerebbe intenzionata a voler avviare le pratiche per il riconoscimento del figlio.

La 23enne Georgiana sembra essere intenzionata a riconoscere il figlio abbandonato vicino ai cassonetti a Taranto. La donna ha spiegato alle forze dell’ordine, di aver compiuto l’insano gesto a causa di “un momento di sbandamento e di disorientamento”, temendo anche di perdere il lavoro.

Il riconoscimento

La 23enne già nella giornata di lunedì aveva fatto intendere di essere intenzionata a riconoscere il bambino. Oggi, infatti, attraverso il suo avvocato Francesco Zinzi, ha espresso la sua volontà di aver preparato già le pratiche per il riconoscimento del piccolo Lorenzo, tentativo però fallito per via di un problema burocratico. Ad ogni modo, secondo la legge, dopo 10 giorni sarebbe subito scattata la procedura di adottabilità del neonato che, fortunatamente, è in buone condizioni di salute. La donna, inoltre, avrebbe anche un fidanzato, con il quale si è lasciata ed ha già un figlio di 4 anni che vive in Georgia. Il piccolo Lorenzo sarebbe nato nella giornata di venerdì, all’interno del bagno di casa dell’anziana per la quale lavorava. Purtroppo però, dopo qualche ora, la 23enne ha deciso di abbandonare il piccolo, adagiandolo in una borsa vicino ai cassonetti, scoperto poi da una donna che si trovava nei pressi dei bidoni. Attualmente la 23enne è indagata per abbandono di minore.